Leggo un articolo che il suo stesso autore ha tenuto a segnalarmi sul mio blog, evidentemente per conoscere il mio parere.
Il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, in un'intervista a ''Il Sole 24 Ore'' sostiene che il segreto bancario non ha più senso [1]. Dal nostro pulpito del Centro Studi Monetari abbiamo contribuito a svelare i meccanismi dell'appropriazione indebita della rendita monetaria, pubblicando almeno 10 libri in 5 anni che trattano del tema [2].Saba e il suo centro Studi hanno sempre sostenuto che la BCE fa falso in bilancio, peraltro, stranamente, senza ancora essere andati incontro ad una denuncia. Avrà affermato la stessa cosa il generale Di Paolo? Sarebbe interessante. Leggiamo l'intervista allo stesso:
Di fronte a una crisi globalizzata non ha più alcun senso il segreto bancario: come e' stato detto non è più tempo per la caverna di Ali' Babà. Cosi', in un'intervista a "Il Sole 24 Ore", il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, operativo da sole 48 ore. Come prima indicazione operativa ai suoi, Di Paolo afferma: 'Se si seguono i soldi, si arriva sempre alle persone. L'azione di contrasto va condotta in parallelo: occorre indagare per scovare patrimoni illeciti e contemporaneamente agire sul fronte fiscale. I fatti ci danno ragione. E anche la criminalita' organizzata si attacca cosi'.a dire il vero sembra che il gen. Di Paolo dica che il segreto bancario andrebbe abolito, ossia che le banche non dovrebbero poter opporre il segreto sulle operazioni dei propri correntisti, quando la GdF indaga su di loro. Di Paolo si riferisce agli accertamenti fiscali, ai patrimoni illeciti. Non fa alcun accenno a falsi in bilancio delle banche centrali, come vorrebbe insinuare Saba.
Ma torniamo all'art. di Saba:
Partiamo dalla contabilità truccata delle banche ordinarie, che rappresenta il principale meccanismo di evasione messo in atto dagli istituti bancari. Quando una banca presta o anticipa dei soldi creandoli dal nulla con false scritture contabili, si sta appropriando del vostro potere d'acquisto e diminuisce il valore dei soldi posseduti dal resto della comunità.Ecco, oggi Saba ce l'ha contro le banche ordinarie. Dice che fanno anche loro false scritture contabili. Come prestano i soldi le banche ordinarie? con il meccanismo della riserva frazionaria, ne ho parlato ampiamente in una nota, in realtà più di una.
In sostanza le banche private prestano parte dei depositi dei correntisti, tenendone a riserva una frazione (riserva obbligatoria) la cui entità minima, in percentuale, è stabilita da bankitalia.
Sul fatto che il meccanismo di riserva frazionaria crei o meno inflazione ne ho discusso ampiamente in un'altra nota, e questo non è vero per vari motivi, in particolare perché c'è un limite alla crescita del denaro circolante che il meccanismo stesso può causare, e poi perché gli effetti inflattivi dell'introduzione tale meccanismo sono ormai assorbiti da tempo.
Quando la banca anticipa 100.000 euro, mette al passivo questa somma nominale. Quando il cliente restituisce la somma, o a rate o in una unica soluzione comprensiva degli interessi, la banca dichiara solo gli interessi come utile, facendo sparire contabilmente il capitale.Quando una banca presta 100'000 euro, segna da una parte una diminuzione di liquidità per un valore pari a 100'000, e dall'altra parte un credito nei confronti del cliente pari alla stessa cifra. Ovviamente, supponendo che la banca consegni la somma in contanti.
Quando il cliente restituisce la somma, con gli interessi, il credito verso il cliente si estingue, e la liquidità viene aumentata di 100'000 + gli interessi.
Alla fine della giostra a quanto ammonta l'utile della banca? ovviamente un valore pari agli interessi.
Cosa dice invece Saba? che il "capitale" sparisce. Ma non è vero, infatti la banca inizialmente aveva i 100 mila, poi gliene vengono restituiti 105 mila, non c'è alcuna sparizione. Anzi, giustamente, la banca dichiara un utile di 5mila (nell'esempio).
Cioè, i primi 100.000 euro che riceve come riflusso bancario, li annulla con i 100.000 euro precedentemente messi al passivo.Il termine riflusso bancario, se non lo avete mai sentito, non preoccupatevi. Non esiste. Se l'è inventato proprio lui, quindi dormite pure tranquilli. Io l'unico reflusso che conosco è quello gastroesofageo. Ho cercato il termine in lungo e in largo, ed è presente solo in siti-spazzatura complottisti. Ci sarà un motivo.
Ma arriviamo alla parte divertente, ossia la parte che mi ha convinto a pubblicare questa nota, perché troppo fantasiosa, davvero mirabile nella sua bizzarria.
Usiamo l'analogia del CASINO' per spiegare questa assurdità. Immaginate il proprietario di un casinò che produce delle fiches e le mette - come valore nominale - nel passivo. Invece di metterne al passivo solo il costo di produzione.Innanzitutto, la banca presta soldi veri e non fiches. Sin qui, se qualcuno di voi ha mai chiesto un prestito, penso che ci arriviamo tutti. Però cerchiamo di seguire il discorso dell'autore, e supponiamo che il casino tenga davvero un bilancio in cui include le fiches.
Entro io, compro 1000 euro di fiches.
Secondo voi, il casinò ha già realizzato un guadagno? Da un lato, ha incassato i miei 1000 euro, ma è anche vero che faccio ancora a tempo a tornare alla cassa e ri-cambiare le fiches!
Quando davvero il casinò consegue il guadagno? Quando io gioco e perdo le mie fiches. Infatti a quel punto il casinò ha di nuovo le fiches iniziali più i miei soldi.
Solo allora si realizza il guadagno del casinò. Le fiches infatti, per il casinò, costituiscono effettivamente una promessa di pagamento. Ossia se io dopo un'ora torno alla cassa con fiches per 1 milione di euro, cacchio, mi devono pagare!
Secondo l'economista $mascherato invece, il casinò dovrebbe mettere al passivo solo il costo di produzione delle fiches. Sarebbe sbagliato invece, perché quando io torno con 1000 euro o 1 milione di fiches, la cassa mi deve dare il valore nominale delle fiches, non il loro costo di produzione (pochi cents). Se non lo facesse, nessuno andrebbe più a giocare al casinò!
Quando il casinò vince, rientra in possesso delle fiches, quindi complessivamente avrò:Quando il casinò vince, questo proprietario disonesto compensa il valore incassato con quello indicato nel passivo, cosicché farà risultare all'attivo solo la differenza rispetto al valore nominale delle fiches. Andrebbe subito in galera per aver fatto sparire l'imponibile.
al momento dell'acquisto delle fiches:
fiches - 1000
contanti +1000
mentre quando c'è la vincita del banco (ossia io perdo le mie fiches):
fiches +1000
Totale:
fiches 0
contanti +1000
Ossia il guadagno netto, operando in questo modo, è proprio di 1000 euro, come in effetti la logica vuole. Non si può certo dire che il casinò abbia guadagnato più di 1000 euro!
E quindi non è vero che operando in questo modo alla fine risulta all'attivo solo la differenza rispetto al valore nominale delle fiches (che sarebbe zero). L'imponibile non sparisce affatto. D'altronde quella di vedere sparire imponibili, capitali, sembra essere una fissa per Saba. Vede imponibili sparire ovunque!
Le banche fanno esattamente la stessa cosa. La produzione contabile di 100.000 euro costa alla banca solo una frazione dei suoi costi di esercizio (stipendi, bollette della luce, telefono, affitto della filiale, etc.).Non è vero affatto. La banca non crea i 100'000 euro dal nulla, sono i soldi dei correntisti. La banca quando presta quei soldi vede la propria liquidità diminuita. Gli interessi invece servono a coprire i costi di esercizio, indicati da Saba, e anche a creare un utile per la banca stessa (non sono certo società di beneficienza, questo è certo).
Ma la banca furbescamente non mette solo questi costi nel passivo, ma anche la somma creata dal nulla AL VALORE NOMINALE. Invece di mettere all'attivo la differenza tra i costi di produzione ed il valore nominale, come fanno i casinò con le fiches [3].Certo che la banca segna una diminuzione di liquidità, sta prestando soldi! Ma al contempo nasce un credito verso il beneficiario del prestito, e inizia a maturare l'interesse sul capitale prestato. E proprio come il casinò fa delle scritture corrette, sia dal punto di vista formale, che logico e di buon senso.
La banca in questo modo fa sparire il capitale che rientra col riflusso, mettendo in atto una colossale evasione fiscale a danno dello stato e della cittadinanza che, a causa del minor introito fiscale, deve pagare le tasse evase dalle banche. Si tratta di svariate centinaia di miliardi di euro ogni anno, salassati alla comunità.Ecco che ritorna il reflusso, e quando entra il gioco il reflusso vuol dire che il termometro delle sparate è su febbre altissima, infatti ecco che accusa le banche di evasione fiscale, di cittadinanza che deve pagare le tasse evase dalle banche, per centinaia di miliardi di euro l'anno!!
Manca solo che inizi a parlare di reddito di cittadinanza e facciamo BINGO.
Recentemente è stata presentata una denuncia illuminante alla Procura della Repubblica di Roma: speriamo che non venga archiviata dai procuratori coi soliti trucchetti della rubricazione "ad hoc"...E qui introduce una denuncia che hanno fatto alcuni personaggi abbastanza sconcertanti, contro mezza italia, esclusa mia nonna in carriola.
Mettendo al passivo il capitale creato dal nulla, le banche evadono sistematicamente le tasse su quanto poi prestano, o spendono, aggiungendo al danno il furto degli interessi, l'usura.
Sarà divertente vedere quanto riescono a portarla avanti senza scappare via con la coda tra le gambe come qualche loro predecessore che non si è neanche presentato ai successivi gradi di giudizio, e spero che siano condannati a pagare abbondanti spese legali, magari capiscono cos'è il denaro.
E' ora che anche la Guardia di Finanza apra gli occhi, che cominci a leggere qualche libro e che qualcuno al suo interno la smetta di dire - rigorosamente e solo verbalmente - che su "certi" enti e "certe" entità non devono essere fatti accertamenti...Saba fa pubblicità ai propri libri, peccato che non sia un economista e tanto meno accreditato in alcun ambiente scientifico escluso il club da egli stesso creato.
O vediamo se col nuovo comandante cambia qualcosa, prima che gli eserciti europei dei disoccupati affamati non facciano a modo loro.
Arriva persino a incitare alla sommossa popolare dicendo
prima che gli eserciti europei dei disoccupati affamati non facciano a modo loro
in cui io raviserei alcune ipotesi di reato, ma non sono un avvocato.