venerdì 16 luglio 2010

Depositi bancari e prestiti.. cosa dice la legge?

Voglio leggervi un articolo del codice civile che io stesso non sapevo esistesse.
Prendo questo articolo da questa fonte


Art. 1834. Depositi di danaro. (codice civile)
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà, ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.
Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto.

Questo articolo sancisce una cosa importante, ossia che quando depositiamo dei soldi in banca, quei soldi diventano della banca, che, ovviamente, è obbligata a restituirceli quando glieli chiediamo o quando scade il contratto di deposito (che di solito si rinnovano tacitamente). Tuttavia per ritirare i soldi dobbiamo osservare un periodo di preavviso stabilito nelle condizioni contrattuali.
Ad esempio per prelevare grosse cifre, di solito la banca pretende un certo preavviso.
La banca ha con chi deposita ovviamente un debito. E di solito paga anche una piccola percentuale di interessi su questo debito, ossia la remunerazione della giacenza del conto.

Ora però, il punto cruciale è che, se quella moneta diventa della banca, la banca è anche implicitamente autorizzata a farne ciò che vuole. Ovviamente non ci gioca al superenalotto. Invece di solito, quando ne ha la possibilità, presta quei soldi, guadagnando in tal modo dagli interessi sul prestito.
La banca quindi, quando presta i soldi raccolti con i versamenti dei correntisti, presta soldi propri.

La BCE impone un preciso regolamento per l'applicazione di riserve obbligatorie minime.
Questo serve a far si che la banca non possa prestare tutti i soldi presso di essa depositati ma solo una parte.
L'art.3 specifica a quale aggregato si applica la riserva:
a) depositi;
b) titoli di debito emessi.

L'art.1 definisce alcuni termini, tra cui

— per «conto di riserva» si intende un conto di un'istituzione presso una BCN partecipante, il cui saldo di fine giornata rileva ai fini del rispetto dell'obbligo di riserva dell'istituzione,

Quindi il conto di riserva è un conto che un istituto di credito (banca) ha presso una banca nazionale (BCN) di cui è rilevato il saldo di fine giornata per verificare se l'obbligo di riserva è stato rispettato.


— per «obbligo di riserva» si intende l'obbligo per le istituzioni di detenere riserve minime in appositi conti presso le BCN partecipanti,



— per «coefficiente di riserva» si intende la percentuale di cui all'articolo 4 per ogni specifica voce dell'aggregato soggetto a riserva,

Vediamo quindi a cosa si applica e come si calcola questa riserva.

L'art.4 stabilisce a quanto ammontano i coefficienti di riserva da applicare, che, per i normali depositi, in cui non si specifica per quanto tempo deve essere lasciato il denaro in deposito, è del 2%.
I depositi con termine oltre i due anni hanno invece coefficiente di riserva pari a 0.


Infine l'art.5 descrive il "Calcolo e notifica delle riserve obbligatorie minime" ossia come si calcola la riserva:

L'ammontare delle riserve obbligatorie minime che ogni istituzione deve detenere in un determinato periodo di mantenimento deve essere calcolato applicando a ciascuna voce dell'aggregato soggetto a riserva per quel periodo i coefficienti di riserva di cui all'articolo 4.

Quindi, per quanto riguarda i depositi normali, è calcolato il 2%, e la BCE si accerta, a fine giornata, che nel conto di riserva presso la propria sede, quell'istituto abbia un saldo almeno pari a quel valore.


Le riserve obbligatorie minime individuate dalla competente BCN partecipante e dall'istituzione, in conformità delle procedure menzionate nel presente
articolo, costituiscono la base per
i) la remunerazione degli importi detenuti ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di riserva
e
ii) la valutazione dell'osservanza dell'obbligo di detenere riserve minime da parte dell'istituzione.

In sostanza la riserva obbligatoria che un istituto di credito tiene presso la BCE è remunerata dalla BCE, oltre ad essere il valore considerato valore minimo obbligatorio da detenere come riserva.

Chi deve controllare che la riserva obbligatoria sia effettivamente mantenuta? Lo dice l'art. 9
Articolo 9
Responsabilità di verifica
Le BCN partecipanti esercitano il diritto di verificare l'esattezza e la qualità delle informazioni fornite dalle istituzioni a riprova dell'adempimento dell'obbligo di riserva ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 2531/98 del Consiglio, salva la facoltà per la BCE di esercitare essa stessa tale diritto.

Ossia sono le banche nazionali a verificare se gli istituti di credito hanno effettivamente adempito all'obbligo di riserva

Cosa possiamo concludere da questa lettura?
Innanzitutto quando guardiamo l'estratto del conto corrente, dobbiamo intenderlo come una sintesi del credito che noi abbiamo presso quella banca. Versamenti, prelievi non fanno altro che aumentare o diminuire il nostro credito verso la banca stessa.
Ho letto di una ragazza, alquanto sprovveduta, che diceva: ma quando la banca presta i soldi dei depositi, non mi avvisa telefonandomi, o con un messaggio del fatto che i miei soldi sono stati prestati a qualcuno, io li vedo sempre sul conto, quindi la banca ha creato soldi dal nulla.
Alla luce di quanto detto possiamo capire il macroscopico errore in cui è caduta la fanciulla. Quando depositiamo i soldi in banca, quei soldi diventano della banca, e certamente la banca non è tenuta a rendicontarci cosa ne fa. Tra l'altro non potrebbe neanche volendo, visto che finiscono insieme a tutti gli altri.
Quello che conta è che possiamo disporre del nostro credito come e quando vogliamo, rispettando i vincoli contrattuali. Quindi prelevare al bancomat, emettere assegni, fare bonifici etc.
Nel fare queste operazioni aumenteremo/diminuiremo il nostro credito con la banca, ma tutte le volte che versiamo dei soldi, il nostro credito aumenta, ma contemporaneamente la banca vede aumentata la propria liquidità, e ne può disporre secondo la legge.
Come si regge la giostra? si regge perché statisticamente è impossibile che venga prelevato in un giorno più del 2% dei depositi dai correntisti.
E' una questione di grandi numeri. Ovviamente con pochi correntisti il gioco del 2% non potrebbe stare in piedi.
Se la riserva si assottiglia, la banca dovrà rallentare l'erogazione di nuovi prestiti o cedere i propri crediti, ad esempio cartolarizzandoli. Oppure chiedere soldi in prestito. Infatti chiedendo soldi in prestito, la banca ha possibilità di riprestarne il 98%, andando quindi a compensare l'esiguità della riserva.
Chiedere un prestito per una banca è funzionalmente equivalente ad un deposito infatti. Non per nulla sono assimilati nell'art.3 succitato.

7 commenti:

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  2. "Ma se ciò è vero perchè devo pagare una commissione per ogni prelievo che faccio?"

    Ah quello dipende da quanto ti vogliono fregare. Non tutte fanno una cosa del genere, specie se prelievi da bancomat del suo circuito.

    "Ma in quale altra situazione quando vai a riscuotere un prestito ti tocca pagare?"
    Dipende tutto dalle condizioni contrattuali.

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  5. "Hai ammesso che alcune banche sono ladre!"
    Ho sempre detto che mi stanno antipatiche. Ad ogni modo sta alla tua intelligenza scegliere quella più conveniente per te.

    "Io ho scelto un contratto con un centinaio di operazioni gratuite, ma superato quel numero pago."
    Io no, illimitato.


    "Pensa al caso in cui versi un assegno emesso dalla stessa medesima banca e ritiri l'equivalente in denaro. ( oltre una certa cifra devi versare )"
    di rado queste cose si pagano

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  6. ""La banca quindi, quando presta i soldi raccolti con i versamenti dei correntisti, presta soldi propri. ""

    Ma questo lo sappiamo tutti, quello che NON sappiamo è che i soldi prestati sono UN NUOVO DEPOSITO (presso la stessa o magari un'altra banca).

    ""Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà""

    Ed ecco la cosa "immorale", gli stessi soldi tornano in deposito e vengono prestati di nuovo!! Tutti sanno che i soldi dei correntisti vengono usati, ma bisogna spiegare che vengono usati e riusati e riusati piu volte :)

    cos'è l'Usura?

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  7. Ma questo lo sappiamo tutti, quello che NON sappiamo è che i soldi prestati sono UN NUOVO DEPOSITO (presso la stessa o magari un'altra banca).
    Questo l'ho ampiamente spiegato in una nota

    Ed ecco la cosa "immorale", gli stessi soldi tornano in deposito
    E cosa facciamo? vietiamo di depositare soldi? Tieni presente che chi ri-depositerà quei soldi sarà un'altra persona che ha pieno diritto di farne ciò che vuole.

    cos'è l'Usura?
    L'usura non c'entra nulla. E' l'applicazione di interessi che vanno oltre un limite di legge. Nulla a che vedere con il meccanismo di riserva frazionaria.

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