Innanzitutto cos'è la riserva frazionaria.
E' un meccanismo per cui se la banca riceve un deposito di (es.) 100 euro, può prestarne una certa quota, es. 98 euro, purché ne mantenga come riserva una percentuale, in questo caso il 2%.
La % di riserva obbligatoria è stabilita dalla politica monetaria della bce, in particolare lo statuto BCE, art. 19 e REGOLAMENTO (CE) N. 1745/2003 impongono che le banche europee abbiano una riserva del 2%.
Quando A porta in banca 100 euro, e la banca ne presta poi a B 98, in "circolazione" ci sono più soldi.
Ma non sono soldi veri, ossia in realtà non sono stati stampati nuovi soldi, cosa che può fare solo la banca centrale.
Si veda infatti cosa sono la base monetaria M0, M1,M2,M3. In sostanza M0, ossia la base monetaria, sono i soldi di carta, emessi dalla BCE o dalle sue filiali (le banche nazionali, BCN).
M1,M2,M3,.. sono invece moneta anche detta "scritturale".
La banca quando presta (parte de)i soldi di A a B si fa comunque pagare degli interessi. Questo è considerato un tipo di signoraggio , detto "secondario". Ossia un guadagno derivante dalla creazione di DENARO SCRITTURALE.
Il valore di M2 dà quindi conto della moneta "scritturale" creata dalle banche private. In particolare questo è dato (circa) da M2-M0.
Vediamo ora cos'è l' INFLAZIONE . Questa è un "Il generale aumento continuo dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta".
L'aumento dei prezzi è di solito calcolato da istituti statistici appositi, che usano dei panieri e delle tecniche specifiche. In Italia è l'ISTAT che si occupa di questo calcolo.
Il metodo di calcolo è piuttosto complesso, e per alcuni non è davvero indice dell'inflazione "percepita" dai cittadini, però non è questa la sede per discuterne.
E' opinione ampiamente diffusa e riconosciuta che c'è una relazione assolutamente stretta tra moneta circolante e inflazione, a tal punto che:
"Secondo la scuola austriaca il termine "inflazione" non significa aumento generalizzato dei prezzi, bensì aumento della massa monetaria in circolazione nel mercato. Per gli austriaci l'aumento dei prezzi è solo una delle conseguenze dell'inflazione monetaria.."
Ossia secondo la scuola austriaca è addirittura per definizione inflazione l'aumento della massa monetaria (attenzione, MASSA monetaria, non BASE monetaria) e l'aumento dei prezzi una sua conseguenza.
C'è da dire però, per la precisione, che l'aumento dei prezzi può avere anche altre cause, oltre all'aumento della massa monetaria circolante:
prezzo delle materie importate, costo dei fattori produttivi, costo dei servizi necessari a creare la merce, aumento della domanda, etc.
Appare infatti logico che se la massa monetaria circolante è (es.) 1000 e introduco il 10% in più, non tutti i beni aumenteranno del 10%. Alcuni magari aumenteranno del 30%, altri rimarranno invariati, ad esempio perché, per beni come il pane, una massaia che compra 1Kg di pane al giorno, non aumenta il proprio consumo di pane solo per il fatto di avere il 10% in più di soldi in tasca, però magari si concederà una focaccia in più ogni tanto etc. Insomma i singoli prezzi sono in qualche modo scorrelati dalla massa monetaria, è il "paniere" che può darne una misura complessiva.
Facciamo qualche considerazione preliminare.
Il quadro per cui se A deposita 100, la banca presta 98 a B, che a sua volta presta 96 (in realtà qualcosa in più, ossia 98-2%, ma facciamola semplice) ad altri, che poi ridepositano etc. è un quadro che consente, nella pura teoria, di "moltiplicare" il deposito iniziale di 100 per un certo fattore, che, fatti gli opportuni calcoli si trova essere pari a 1/(percentuale di riserva frazionaria)
Ossia se la % di riserva frazionaria è il 2%, 1 / 0.02= 50.
In sostanza con il 2% di riserva frazionaria il meccanismo di "moltiplicatore dei depositi" permette di raggiungere, NELLA PURA TEORIA, ad un valore di M2 pari a 50 volte la base monetaria M0.
A questo punto però, a qualcuno suonerà un campanellino nella testa. Cos'era l'inflazione?
"Il generale aumento continuo dei prezzi ".
Ma se M2 è limitata superiormente, e matematicamente ad un limite superiore pari a 50 M0, potrà la riserva generare inflazione " a lungo andare"?
No. Infatti, dopo un periodo di "fiammata inflattiva" dato dall'introduzione del concetto di "riserva frazionaria", che genera un'ondata di prestiti e crea M2 a partire da M0. Questo però è accaduto tanti anni fa, non sono neanche in grado di dirvi quando. Forse da quando esistono le banche private.
Insomma la "fiammata inflattiva" dovuta a questo fenomeno c'è stata innumerevoli anni orsono.
Ma poi cosa succede?
Succede che si crea un equilibrio tra:
richiesta di nuovi prestiti e restituzione dei prestiti precedenti.
Ossia accade ad un certo punto che le richieste di nuovi prestiti diminuiscano e quindi, per via delle restituzioni che man mano avvengano relative ai prestiti precedenti, M2 diminuisca.
Quando i nuovi prestiti invece aumentano, M2 aumenta.
Ovviamente non è un equilibrio stabile, ossia ci sono vari fattori che possono far pendere la bilancia verso nuovi prestiti in aumento o prestiti in diminuzione aumentando o diminuendo di fatto M2.
Quali sono questi fattori?
Innanzitutto il costo del denaro. Ossia quanto "costa" chiedere soldi in prestito, ossia gli interessi che si pagheranno. Più alti sono i tassi più si è ovviamente scoraggiati a chiedere un prestito, e si preferisce ad esempio risparmiare, per comprare in contanti, oppure per lo meno ridurre l'entità del prestito.
Il costo del denaro dipende dai tassi con cui le banche concedono prestiti, ed è correlato a quanto le banche pagano il denaro dalla banca centrale (il cosiddetto tasso "ufficiale").
Questo è un aspetto molto importante, infatti la BCE ha una forte influenza nell'incoraggiare/scoraggiare la richiesta di nuovi mutui, poiché "guida" i tassi.
C'è da dire che l'Euribor, indice usato per i mutui a tasso variabile, tende storicamente ad essere un precursore rispetto al tasso ufficiale. Quindi quando si prevede che il tasso ufficiale salirà, l'Euribor tende già a salire. Di solito è un po' tardivo nell'anticipare la discesa, tuttavia ad esempio, è da molto tempo che l'Euribor a 1 mese è inferiore al tasso ufficiale per ben 0.57%, ossia al momento è lo 0.43% mentre il tasso BCE è all' 1%. Evidentemente al momento c'è molta liquidità almeno dal punto di vista bancario.
Un altro fattore che influenza la richiesta di nuovi prestiti è la "fiducia dei consumatori", indice calcolato dall'ISAE, e che indica come i consumatori prevedono si evolverà la loro situazione economica nel periodo successivo. Se un consumatore prevede che la propria situazione economica peggiorerà, sarà certamente meno propenso a indebitarsi per aumentare le proprie spese. Anzi, cercherà di risparmiare. Contribuendo, in tal modo, alla diminuzione di M2, che a sua volta produce spesso deflazione, ossia diminuzione dei prezzi e quindi ad un inasprimento della crisi economica eventualmente in corso.
Viceversa, se un consumatore è "ottimista" sul proprio futuro economico, sarà più propenso a chiedere un prestito per comprare ad esempio, una nuova casa, una macchina, favorendo in tal modo l'aumento di M2 e innescando in questo caso un processo inflattivo.
Su questo fattore la BCE ovviamente non ha un influenza diretta. La fiducia del consumatore è infatti più correlata all'economia del paese in cui si trova e alle mosse che il governo intraprende e quanto beneficio hanno realmente sul paese.
Torniamo quindi alla relazione tra riserva frazionaria (strettamente correlata a M2) e inflazione.
Poiché la riserva frazionaria c'è sempre, sarebbe lecito aspettarsi, in virtù di questo, una continua spinta inflattiva.
Nota - E' anche interessante notare che una moderata inflazione non è un fenomeno del tutto negativo, infatti ad esempio leggendo wiki
"Generalmente infatti, questo processo risulta vantaggioso per i soggetti in posizione debitoria, ed in particolare per le imprese (che frequentemente attingono capitali per finanziamenti) ed anche per lo Stato, che trae beneficio poiché lo stesso denaro avuto in prestito in precedenza, al momento di effettuare la restituzione ha un valore reale minore."
Ossia per chi deve restituire un mutuo a 20 anni (ad esempio), un moderato tasso di inflazione fa si che le sue rate, nel tempo, si riducano di valore, proprio a causa dell'inflazione. La casa comprata 10 anni prima per 100 mila euro potrebbe, ad esempio, dopo 10 anni costare il 40-50-60% in più, con vantaggio per chi ha contratto il mutuo, oltre al fatto che le rate sembrerebbero più "leggere".
Dicevo, perché allora, visto che la riserva frazionaria c'è sempre, la spinta inflattiva non è costante?
Perché la spinta potrebbe resistere solo se continuamente aumentassero i nuovi prestiti. Ma non appena i nuovi prestiti rimangono stazionari, M2 si stabilizza per poi man mano diminuire.
I prestiti precedenti infatti, soggetti a restituzione, "ancorano" la crescita di M2 facendo si appena i nuovi prestiti diminuiscono, le restituzioni relative ai prestiti contratti in precedenza riportino M2 a dei valori di nuovo equilibrio, per poi tornare ad aumentare quando ci sono le condizioni di fiducia e di tassi di interesse appropriati.
In questo però non mi sembra giusto addossare la colpa di questo fenomeno alla riserva frazionaria, che invece sembra essere uno strumento reattivo che permette all'economia di espandersi quando ci sono le condizioni, e rallentare gradualmente quando non ci sono più le condizioni per farlo. Ma tra le "condizioni" non è possibile includere la riserva frazionaria, che invece c'è sempre.
Qualcuno potrebbe pensare allora che l'economia inizia a rallentare quando M2 è arrivata in prossimità dei massimi livelli tecnicamente raggiungibili, ossia 50 M0.
Se leggiamo il bollettino mensile BCE di gennaio 2010 a pagina 22, notiamo che:
Banconote e monete in circolazione è pari all' 8.1% di M3
M2 è pari all'87.5 % di M3
per cui il rapporto M2/M0 è pari a 10.8, molto lontano dal 50 limite teorico
In sostanza se il rapporto M2/M0 non riesce ad aumentare, non è per colpa della riserva frazionaria, che permetterebbe molta più moneta in teoria. E' da cercare altrove la causa dell'inflazione e/o delle crisi economiche (che ne determinano la battuta di arresto).
Mi ero proposto all'inizio dell'articolo di calcolare un indice di correlazione tra due successioni numeriche, una data dal valore del paniere istat, ed una data dall'andamento di M3. Ho dovuto rinunciare perché non sono riuscito a trovarne le fonti. Lo farò senz'altro se qualcuno me le fornisce.
Sono però fiducioso di aver dimostrato che la riserva frazionaria non è causa di inflazione, ma è solo uno strumento che permette di creare rapidamente denaro quando le condizioni economiche lo consentono.
Questo non implica "inflazione", perché i prestiti dovranno essere prima o poi restituiti con il ritorno alla situazione iniziale di M2. Questo contrasta la definizione stessa di inflazione ossia "continuo aumento dei prezzi".
In tal senso, è necessario che la base monetaria aumenti, ossia che la BCE consapevolmente immetta a carattere definitivo nuova moneta, ed è l'unica che può farlo per legge.
Ma dato che il principale se non l'unico obiettivo della BCE è contrastare l'inflazione, sarebbe un paradosso.
L'inflazione è un furto a chi possiede moneta.
RispondiEliminaTale furto diventa ancora più deprecabile se pensiamo che colpisce indiscriminatamente tutte le persone:
Per i ceti più poveri il danno è doppio:
_ 1 Togliere il 10% a chi vive con 500€ ha effetti più devastanti che non togliere il 10% a chi vive con 500.000€ al mese. Nel primo caso l'entità è bassa ma porta necessariamente ad un degrado consistente del tenore di vita; nel secondo caso l'entità è elevatissima ma porta ad un deterioramento impercettibile del tenore di vita.
_ 2)Le fasce sociali ad alto reddito possono facilmente compensare l'inflazione facendosi aumentare lo stipendio o aumentando il prezzo dei prodotti che vende. Le fasce basse della popolazione subiscono senza poter reagire.
Il sistema bancario ha, grazie alla riserva frazionaria, decuplicato la base monetaria e quindi ha creato una inflazione corrispondente 1.000%. La nostra moneta vale quindi il 10% di un valore ipotetico senza riserva frazionaria.
Le banche commerciali hanno nel corso dei secoli compiuto un furto alle popolazioni ( nel nostro caso Europee ) di dimensioni colossali e questo con la complicità dei governi che hanno permesso leggi come L'art. 1834 del codice civile.
"Il sistema bancario ha, grazie alla riserva frazionaria, decuplicato la base monetaria e quindi ha creato una inflazione corrispondente 1.000%."
RispondiEliminaGli effetti inflattivi generati dall'istituzione della riserva frazionaria si sono esauriti nel periodo in cui la stessa è stata istituita. Quindi da quando le banche possono prestare denaro, non so quante centinaia di anni fa.
Rimuoverla significherebbe non fare più credito o farlo a costi molto alti, con effetti sull'economia devastanti.
"Le banche commerciali hanno nel corso dei secoli compiuto un furto alle popolazioni"
Non dire sciocchezze e non parlare per slogan.
E' pazzesco verificare che tu stesso hai ammesso che l'incremento della massa monetaria genera inflazione in questo articolo, per poi chiedermi la dimostrazione della medesima affermazione in un mio articolo.
RispondiEliminaEd io che stavo impazzendo per cercarti i grafici... le prove... fatti un esame di coscienza.
Due volte ti ho dimostrato che avevi commesso un errore... almeno una decina gli errori che invece mi avevi rilevato tu.
I comportamenti sono stati ben diversi...
Io ti sono grato... tu in quelle occasioni mi hai insultato... se hai la possibilità ti invito ad andare a verificare.
Penso che tu mi debba delle scuse.
" l'incremento della massa monetaria genera inflazione"
RispondiEliminaDipende da come viene incrementata la moneta. L'equazione PQ=MV prevede che M possa aumentare senza che P aumenti, ad esempio se diminuisce V o se aumenta Q.
Ti ripeto ancora una volta:
Gli effetti inflattivi generati dall'istituzione della riserva frazionaria si sono esauriti nel periodo in cui la stessa è stata istituita. Quindi da quando le banche possono prestare denaro, non so quante centinaia di anni fa.
E ti ripeto ancora, che oggi e da parecchi anni, non c'è il problema dell'inflazione. E' compito della banca centrale tenerla a freno e lo sta facendo egregiamente. Quindi stai parlando di un problema che non esiste.
"L'inflazione è un furto a chi possiede moneta."
Vero. Mai detto il contrario. Ma la riserva frazionaria OGGI non crea inflazione. Se fosse tolta si genererebbe una crisi economica molto grave.
Non ricordo mai che tu abbia dimostrato alcun mio errore (e ne' nessun altro).
E ogni volta che CREDETE che io commetta degli errori mi insultate, dicendo che io "cerco di difendere le banche", che "non so a quali specchi arrampicarmi", insinuando (quando non dicendo apertamente) che io sia in malafede e pagato dalle banche.
E invece di capire dove sbagliate, cercate l'appiglio per non ammettere che avete torto su tutta la linea.
tanto per dire, ma politiche come i 700 miliardi di euro alla grecia?
RispondiEliminakorallox
e i salvataggi delle banche private ad opera delle banche centrali?
RispondiEliminae cosa succede se i debitori di denaro scritturale risultano insolventi?
korallox
"tanto per dire, ma politiche come i 700 miliardi di euro alla grecia?"
RispondiEliminaChe domanda è? sono stati votati dal parlamento europeo.
"e i salvataggi delle banche private ad opera delle banche centrali?"
Non mi trovano particolarmente d'accordo... ma che domanda è?
"cosa succede se i debitori di denaro scritturale risultano insolventi?"
E' per quello che le banche centrali pretendono garanzie quando emettono moneta.
Le private si regolano in maniera analoga.
quale controllo sull'inflazione è quello che contempla l'aumento indiscriminato di massa monetaria? soprattutto considerando che (scusa se i termini non sono corretti ma vabbè) aumentando enormemente m0, avremo aumenti di m2 praticamente esponenziali.
RispondiEliminache tipo di garanzie? come quelle relative ai mutui subprime (inesistenti)?
korallox
cioè fondamentalmente, la riserva frazionaria in sè stessa, considerando la prima botta inflattiva (ormai esaurita) e considerando un sostanziale equilibrio di nuovi prestiti/restituzioni, sembra essere un buon sistema.
RispondiEliminaunendolo a fenomeni di per sè inflattivi (emissione di nuova base monetaria) o indirizzanti a qualunque forma di investimento, anche insostenibile (manipolazione del tasso di sconto), diventa un formidabile impulso alla creazione di bolle speculative e successive crisi.
"quale controllo sull'inflazione è quello che contempla l'aumento indiscriminato di massa monetaria?"
RispondiEliminaLa Banca centrale NON aumenta in modo indiscriminato la massa monetaria. Infatti l'inflazione è bassa da quando c'è la BCE.
" aumentando enormemente m0, avremo aumenti di m2 praticamente esponenziali."
La massa monetaria non dipende solo da M0 ma dalle richieste di prestiti, che a sua volta dipende dall'economia e da quanta fiducia hanno gli imprenditori. Non c'è una relazione diretta.
"che tipo di garanzie? come quelle relative ai mutui subprime (inesistenti)?"
Sono errori che hanno commesso banche private (non centrali) non europee. Cosa c'entra col signoraggio e con questa pagina lo sai solo tu però.
"unendolo a fenomeni di per sè inflattivi (emissione di nuova base monetaria) "
RispondiEliminaE' proprio per quello che la BCE ha come principale obiettivo preservare il valore del denaro (da Statuto).
Il problema che paventi non esiste. Infatti l'inflazione nell'area euro è molto bassa.
chiaramente tutto ciò c'entra ben poco col signoraggio, ma se non sbaglio in questo post si parla precisamente di riserva frazionaria :)
RispondiElimina"La Banca centrale NON aumenta in modo indiscriminato la massa monetaria. Infatti l'inflazione è bassa da quando c'è la BCE."
Appunto, direi che aiutoni come quello alla Grecia siano proprio la negazione di questo fatto.
"La massa monetaria non dipende solo da M0 ma dalle richieste di prestiti, che a sua volta dipende dall'economia e da quanta fiducia hanno gli imprenditori. Non c'è una relazione diretta."
Certo, proprio per questo parlavo di unirla ad una manipolazione del tasso di sconto al ribasso, che oltre a far aumentare la richiesta di prestiti in genere causa anche (nel breve termine) una buona fiducia dei consumatori, che come in ogni bolla speculativa che si rispetti tendono ad indebitarsi alquanto.
"Sono errori che hanno commesso banche private (non centrali) non europee. Cosa c'entra col signoraggio e con questa pagina lo sai solo tu però. "
Facile menarla sulle banche private, ma se non sbaglio le f&f erano praticamente organizzazioni parastatali, e tutto il boom si è generato partendo appunto da politiche statali e da un tasso di sconto incredibilmente basso mantenuto così dalla fed. se il mercato viene distorto da interventi del genere, non ci si può stupire che banche e investitori possano sbagliare di grosso. in ogni caso poi i salvataggi hanno buttato altra carne sul fuoco... non si tratta di Europa, certo, ma la crisi ce la siamo beccata anche noi.
korallox
"Appunto, direi che aiutoni come quello alla Grecia siano proprio la negazione di questo fatto."
RispondiEliminaSbagliato, perché quella moneta emessa per comprare titoli greci è stata compensata con altri assorbimenti.
" tasso di sconto al ribasso, che oltre a far aumentare la richiesta di prestiti in genere causa anche (nel breve termine) una buona fiducia dei consumatori"
Quando aumenta la fiducia, la banca centrale rialza i tassi per non far crescere troppo la massa monetaria.
"se il mercato viene distorto da interventi del genere, non ci si può stupire che banche e investitori possano sbagliare di grosso."
Non sarò certo io a difendere le operazioni che hanno fatto certe banche. Ma non c'entrano nulla con la bufala del signoraggio.
Hires ha detto:
RispondiElimina"Quando aumenta la fiducia, la banca centrale rialza i tassi per non far crescere troppo la massa monetaria."
Io affermavo che la BCE dovrebbe in tali casi AUMENTARE LA RISERVA FRAZIONARIA.
Hai declinato questa mia idea definendola spazzatura. Forse lo è... ma non mi hai spiegato il perchè!
Cancellare un post o bannare non penso sia la soluzione migliore per comunicare... è un modo sbrigativo per non rispondere alle domande ( scomode?).
Logicamente la BCE dovrebbe emanare una direttiva affinché le banche aumentino la riserva frazionara.
RispondiEliminaLa domanda scomoda è:
Perchè la BCE non costringe ad aumentare la riserva frazionaria?
Forse perché ha rapporti privlegiati con le banche commerciali?
Forse perché alcune banche hanno quote ( benchè minime) della BCE ?
"Io affermavo che la BCE dovrebbe in tali casi AUMENTARE LA RISERVA FRAZIONARIA.
RispondiEliminaHai declinato questa mia idea definendola spazzatura. Forse lo è... ma non mi hai spiegato il perchè! "
Perché l'aumento dei tassi la bce lo può operare in maniera molto più elastica (es. ogni mese o anche ogni giorno).
Invece ci sono 2 problemi nell'operare cambiando la riserva frazionaria:
1) non puoi alzarti la mattina e chiedere immediatamente alle banche di aumentare la riserva perché.. come fanno? mica possono chiedere soldi indietro ai creditori. Sono cose che vanno pianificate con anticipo
2) La riserva obbligatoria è molto inferiore alla riserva attualmente applicata (che è fissata nei trattati di Basilea)
La riserva serve solo ad assicurare la solvibilità delle banche e non a disincentivare i prestiti. D'altronde aumentare la riserva fa aumentare indirettamente i tassi di interesse, quindi alla fine si torna sempre all'unica possibilità che ha senso: aumentare i tassi e/o aumentare/diminuire gli importi delle aste di rifinanziamento. Che poi è la cosa più normale.
"Cancellare un post o bannare non penso sia la soluzione migliore per comunicare... è un modo sbrigativo per non rispondere alle domande ( scomode?)."
Sono stufo di rispondere sempre alle stesse domande e ho una vita. Se vuoi parlare di economia sostenibile fallo ma non su una pagina che parla di signoraggio, che non c'entra nulla.
Hai avuto la tua possibilità di farlo, ma hai scelto la via che ti rende più simpatico ai signoraggisti. Peggio per te.
"Forse perché ha rapporti privlegiati con le banche commerciali?
Forse perché alcune banche hanno quote ( benchè minime) della BCE ?"
come al solito: spazzatura
Nessun privato ha quote della BCE. Sarebbe come dire che un privato ha quote del governo.
Non farmi perdere tempo con domande così idiote.
Grazie per la spiegazione, anche se non mi convince pienamente.
RispondiEliminaUn aumento della riserva frazionaria avrebbe il merito di rendere i mercati più stabili indipendentemente dall'aumento dei tassi ( fatto che io ritengo non così automatico ).
"Un aumento della riserva frazionaria avrebbe il merito di rendere i mercati più stabili indipendentemente dall'aumento dei tassi"
RispondiEliminaC'è Basilea che è molto più stringente. Cerca su internet.
Mi sono accorto che ho sottointeso 3 aspetti che io ritengo fondamentali sull'aumento della riserva frazionaria.
RispondiElimina1) E' una operazione che deve essere utilizzata con parsimonia in quanto è logicamente limitata dal punto limite del raggiungimento del 100% di riserva.
2) Quando si afferma che gli effetti sono identici all'aumento dei tassi di interessi si trascura quanto l'aumento della riserva frazionaria determini una diminuizione delle bolle speculative rispetto al semplice aumento dei tassi: nel primo caso le banche commerciali devono destinare le proprie limitate risorse ad operatori con obiettivi "solidi" e poco rischiosi, nel secondo sono più libere in quanto è meno costoso "rischiare" il prestito di denaro.
3) L'aumento della riserva frazionaria se può causare un aumento dei tassi bancari non ha impatto sui debiti statali e quindi ha un effetto positivo diretto sui bilanci statali. Dobbiamo ammettere che la differenza tra tasso della BCE e costo del denaro nelle banche commerciali non è direttamente legato al rapporto tra il tasso della BCE e i rendimenti dei titoli statali. In parole semplici ad un aumento del costo del denaro nelle banche commerciale non corrisponde un aumento del rendimento dei titoli di stato; mentre l'aumento del tasso della BCE è sempre stato seguito da un aumento del rendimento dei titoli statali.
1) non ha alcun senso neanche avvicinarsi al 100, o pensare di farlo. Lo scopo della banca centrale non è distruggere l'economia.
RispondiElimina2) Il rischio per una banca privata che presta i soldi non dipende dalla riserva frazionaria. Se presta 100 e il debitore non paga, ha perso 100 in ogni caso.
3) L'aumento dei tassi o della riserva frazionaria fa aumentare il costo del denaro. Quindi di conseguenza ANCHE il costo dei debiti. Perché se ho 100 euro non mi conviene prestarli allo Stato che mi da il 2 se posso prestarli a privati (anche attraverso fondi immobiliari) al 15%. Tutto è collegato. Inoltre indebolisce l'economia, distruggendo le entrate dello Stato e quindi facendo aumentare il debito pubblico.
"In parole semplici ad un aumento del costo del denaro nelle banche commerciale non corrisponde un aumento del rendimento dei titoli di stato;"
Sbagliato e ho spiegato il perché.
Continui a dire un sacco di sciocchezze. Lascia perdere, non fa per te...
Io non ho il fare spocchioso per potermi permettere di dire che le tue repliche sono sciocchezze anzi apprezzo che mi venga proposta una visione diversa.
RispondiEliminaLascio ai lettori il compito di giudicare le mie proposte e di valutare se le tue obiezioni sono valide, se hanno un fondamento oppure sono semplicemente infondati timori.
Ma ho un tarlo che mi gira per la testa: ma se l'aumento della riserva frazionaria distrugge l'economia perchè l'accordo di Basilea II è andato in questa direzione?
Basilea non nasce per impedire alle banche di prestare soldi o diminuire l'inflazione (che peraltro già non c'è) come vorresti tu, ma solo per renderle più stabili. Sei TU che non riesci a leggere le cose per quello che sono, ma le rivolti sempre distorcendole a tuo uso e consumo.
RispondiEliminaChi pensa che si possa salvare il pianeta facendo si che aumentino i tassi di interesse è tanto in errore quanto chi pensa che i banchieri siano i padroni del mondo.
Solo che magari chi è completamente ignorante sul tema ha delle attenuanti. Chi invece le studia e arriva a conclusioni del genere per me è senza speranza.
Ho scritto che l'aumento della riserva frazionaria rende più stabile il sistema e abbassa l'inflazione.
RispondiEliminaTu l'hai distorto in:
a) Distrugge l'economia (!!)
b) Impedisce alle banche di prestare denaro (!!!!)
c) Io voglio che aumentino i tassi di interesse( !!!!!! )
Sono pensieri TUOI, che TU dai come fatti certi per poi mi attribuire a me la volontà di attuare quello che tu ti sei immaginato.
E come se tu mi spiegassi il funzionamento di una pistola ed io prima dico che può uccidere e poi ti accuso di essere un assassino!
Io noto qualche difetto di logica ma non ti preoccupare del mio giudizio tanto per te IO dico solo sciocchezze e sono senza speranza...
"Ho scritto che l'aumento della riserva frazionaria rende più stabile il sistema e abbassa l'inflazione."
RispondiEliminaE' inutile che fai il finto tonto, su altri tuoi interventi nelle mie pagine di SIC e nei miei blog hai più volte perorato la causa aumentare i tassi per ottenere decrescita economica. Il tuo obiettivo è sempre quello, quindi non credere di venire qui a prendermi per il culo.
Il fatto che per te la riserva frazionaria crea inflazione ed è dannosa per l'ambiente non è una mia opinione, ma una TUA convinzione errata.
L'hai scritto e riscritto più volte. Fingere ora che queste siano MIE convinzioni ti rende ancora più vigliacco di quello che credevo.
Sei TU quello che sta con LOSAI per avere notorietà e anche se non sei d'accordo con le loro tesi, non li contraddici per non essere bannato. Fai la corte a chiunque pur di avere visibilità. Non hai mai coraggio ne' la capacità di esporre le tue idee, l'hai fatto su SIC e ora subito fai retrofront negando tutto. Codardo.
I vigliacchi ed i falsi come te non mi piacciono, è inutile discuterci visto che cambiano bandiera e mentono ogni volta che gli conviene.
Vedo che non sei capace di rispondere senza offendere... comunque è giusto chiarire un pò di punti.
RispondiElimina1)E' vero che sono favorevole alla decrescita economica, ma in questa discussione io ho proposto l'aumento ponderato della riserva frazionaria in alternativa all'aumento dei tassi il tutto stando ben attenti a non creare danni alla crescita economica.
2)Io sono favorevole alla deflazione non all'aumento dei tassi anche se in alcune occasioni ho affermato che alti tassi hanno l'effetto positivo di diminuire la tendenza all'indebitamento e quindi sono un freno al consumismo.
3)Non scrivo più su losai in quanto gestisco con Nim WWW.spiritocritico.it e di questo ne sei ben a conoscenza in quanto sei stato invitato alla cogestione di questo blog, libero di esprimere il tuo punto di vista. Hai cortesemente declinato l'invito.
4) Chiunque può andare su losai e verificare che le mie posizioni sono in contrasto in molti punti con quelle di Daniele. Su quel sito sei stato bannato ingiustamente e di questo mi sono lamentato con gli admin rischiando a mia volta l'espulsione per difenderti.
5) Le mie idee hanno subito una evoluzione e visto che spesso ci siamo confrontati dovresti conoscerne tutto il percorso. Alcune mie posizioni erano sbagliate, avevi ragione tu e le ho dovuto rivedere.
6) Non mi interessa la notorietà, non sono narcisista, non cerco visibilità personale ma diffusione corretta e critica del pensiero: mi sento un illuminista. Per questo motivo mi sono battuto affinchè ti fosse restituita la libertà di esprimere il tuo punto di vista su losai.
"1)E' vero che sono favorevole alla decrescita economica, ma in questa discussione io ho proposto l'aumento ponderato della riserva frazionaria in alternativa all'aumento dei tassi il tutto stando ben attenti a non creare danni alla crescita economica."
RispondiEliminaChe senso ha aumentare la riserva frazionaria se non per causare un indiretto aumento dei tassi? nessuno. Ergo dici cose senza senso.
"2)Io sono favorevole alla deflazione non all'aumento dei tassi anche se in alcune occasioni ho affermato che alti tassi hanno l'effetto positivo di diminuire la tendenza all'indebitamento e quindi sono un freno al consumismo."
Ammetti che lo hai detto, vuoi aumentare i tassi per creare deflazione. Solo che non capisci che, dato che non c'è inflazione, non ci può essere deflazione se non con una crisi economica ancora peggiore
"3)Non scrivo più su losai in quanto gestisco con Nim WWW.spiritocritico.it e di questo ne sei ben a conoscenza in quanto sei stato invitato alla cogestione di questo blog, libero di esprimere il tuo punto di vista"
Mai stato invitato a gestire spiritocritico, ma non mi interessa farlo.
"5) Le mie idee hanno subito una evoluzione e visto che spesso ci siamo confrontati dovresti conoscerne tutto il percorso. Alcune mie posizioni erano sbagliate, avevi ragione tu e le ho dovuto rivedere. "
E ogni volta mi hai sospettato di essere prezzolato. Ancora una volta, ora, ti stai sbagliando ma non ho più tempo e voglia di spiegarti il perché. Non sono la tua balia!
" mi sento un illuminista. Per questo motivo mi sono battuto affinchè ti fosse restituita la libertà di esprimere il tuo punto di vista su losai."
Non hai, a mio avviso, le necessarie basi logiche per affrontare determinate tematiche. E, peggio ancora, non mi fido di te. Sei uno che scrive A, pensa B ma dice agli altri che pensa C e di aver scritto A per non fare arrabbiare X o Y. Lo hai fatto con altri e ora lo fai con me. Non mi interessa il dialogo con uno così.
1)L'aumento della riserva frazionaria è un'alternativa all'aumento dei tassi.
RispondiElimina2)Ribadisco che non sono favorevole all'aumento dei tassi di interesse. Sono contrario alle politiche inflazionistiche. Mi sta bene la situazione attuale con la BCE che controlla l'inflazione, ma penso che oltre che alzare i tassi ( quando è necessario ), possa in alternativa far aumentare la riserva frazionaria.
3)Su spiritocritico è ben accetto qualsiasi punto di vista...
4)Credo che all'inizio, nei primi interventi su questo blog ho dubitato della tua onesta intellettuale... ci si era chiariti se non sbaglio... comunque stiamo andando alla deriva uscendo off topic.
Qui non è questione di fidarsi, la fiducia e la stima sono alla base dell'amicizia e nessuno ci obbliga di essere amici.
A me interessa un confronto di idee, se a te non sta bene puoi bannarmi anche qui (come hai fatto su altri due siti che gestisci) oppure semplicemente chiedermi di non intervenire più.
In ogni caso mi rimarrà il dubbio che la vera motivazione di questa tua scelta sia la mancanza di argomenti... ma sono problemi miei.
Sulle diffamazioni personali non replico... ogni persona ha un suo stile!
"1)L'aumento della riserva frazionaria è un'alternativa all'aumento dei tassi."
RispondiEliminaPer il pubblico non cambia nulla. Dato che la domanda rimane invariata (ossia chi vuole contrarre debiti continuerà a volerlo fare indipendentemente dalla riserva frazionaria), e l'offerta diminuisce (per l'aumento della riserva) si ottiene un unico effetto: aumento del costo del denaro = aumento dei tassi. Quindi non è un'alternativa ma solo un diverso modo di generarlo. Se ci arrivi è bene.. altrimenti non me lo chiedere più. Ti sbagli.
"2)Ribadisco che non sono favorevole all'aumento dei tassi di interesse. "
Tanto è vero che proponi una misura che otterrebbe quell'effetto. Inutile discutere..
"In ogni caso mi rimarrà il dubbio che la vera motivazione di questa tua scelta sia la mancanza di argomenti... ma sono problemi miei."
Io le argomentazioni le porto sempre. Sei tu a non farlo e a fare ipotesi assurde lasciando a me il compito di confutarle.
"Sulle diffamazioni personali non replico... ogni persona ha un suo stile!"
Mai diffamato nessuno. Sai che è vero quello che ho detto, e non costringermi a copiare e incollare qui le cose che mi hai scritto su Pascucci, su Di Luciano e altri. Io ho una linea CHIARA e LIMPIDA, non dico le cose "a metà" per non scontentare questo o quello.
Questo è il mio stile.
Copia ed incolla ciò che vuoi. Benchè fossero @ private non pubblicarle sarebbe peggio che non farlo visto che dai adito a pensare su chissà quale cose ti abbia riferito.
RispondiEliminaDimostrami che scrivo su questo blog per mettermi in luce da un'altra parte.
Inizialmente mi hai dato del nazifascista ora affermi che scrivo per scopi trasversali.
Scrivo sempre quel che penso anche se a volte ho scelto di evitare scontri frontali che reputavo controproducenti per la diffusione di informazioni corrette. Ti ho sempre detto che serve tempo per riparare ai guasti operati da Pascucci sul signoraggio e che il tuo modo marziale di esporre le tue idee ti avrebbe relegato nell'opinione di molti nel gruppo dei prezzolati, degli schiavi di IGB. Una volta etichettato come "individuo pagato dalle banche" nessuno ti avrebbe dato più credito.
Gli errori madornali che vedi nel mio pensiero non li hai ancora dimostrati e se aumentare la riserva frazionaria è del tutto equivalente ad aumentare i tassi di interesse non vedo perchè non si possa intraprendere anche questa strada.
Se davvero fosse un operazione equivalente perchè non adottarla?
Io so che non è equivalente e se vuoi, se mi reputi degno di considerazione possiamo parlarne.
Altrimenti smetto di angosciarti e tu eviti di dover ammettere per la terza volta di aver torto!
Ma visti i due precedenti casi in cui trovandoti in difficoltà mi hai bannato non nutro molte speranze... mi aspetto solo altri insulti o attribuizioni indebite di pensieri da me mai espressi.
"Se davvero fosse un operazione equivalente perchè non adottarla?
RispondiEliminaIo so che non è equivalente e se vuoi, se mi reputi degno di considerazione possiamo parlarne."
Ti ho già spiegato che NON è equivalente. E' uguale l'effetto per il pubblico, ma non per le banche.
Se oggi la riserva è, per esempio, al 10, e la banca centrale vuole aumentarla, ad esempio al 20, non può dire dall'oggi al domani alle banche di raddoppiare le proprie riserve. E' troppo lento come meccanismo.
La banca centrale ha bisogno di maggiore elasticità e velocità per le proprie operazioni. Gli aumenti devo
Ma che senso ha cambiare qualcosa visto che già funziona bene? Perché devo discutere sul cambiare un comportamento senza che TU abbia dimostrato alcun difetto in esso?
E perché cambiarlo visto che avrebbe per il pubblico gli stessi effetti (un aumento di tassi)?
Rispondi a queste due domande in modo sensato, e se sei una persona seria, e visto che la risposta che ti ho appena dato te l'avevo già data, trovami il link della mia risposta precedente, almeno mi dimostri di LEGGERE quello che scrivo, e spiegami perché non mi hai ribattuto alla risposta in merito che ti AVEVO GIA' DATO.
Hai fatto un esempio troppo estremo, iperbolico.
RispondiEliminaI tassi aumentano di frazioni di unità e la riserva potrebbe essere proporzionalmente aumentata di frazioni di unità. Il meccanismo non sarebbe affatto lento e anche nel caso in cui lo fosse si potrebbe agire contemporaneamente su due fronti dosando gli incrementi in percentuali idonee.
Perchè si dovrebbe cambiare qualcosa che già funziona bene?
RispondiEliminaPER AVER MAGGIOR STABILITA' NEI MERCATI.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA ogni operazione di credito si ha in questo modo una duplicazione di moneta.
RispondiEliminaA conti fatti il meccanismo del credito provoca una creazione di denaro dal nulla (ex nihilo) attraverso dei semplici giochi di scritture contabili [16].
Basandosi sostanzialmente sulla copertura frazionaria dei depositi, esso è instabile alla base.
Il volume dei depositi bancari dipende infatti da una decisione duplice, quella della banca di prestare a vista e quella di chi prende a prestito di indebitarsi.
Il risultato è che la quantità globale della massa monetaria è estremamente sensibile alle fluttuazioni congiunturali. Tende a crescere in un periodo di ottimismo e decrescere in un periodo di pessimismo: da ciò si hanno effetti destabilizzanti.
tratto da un'opera di Maurice Allais premio nobel per l'economia
" Il meccanismo non sarebbe affatto lento "
RispondiEliminaCerto che lo sarebbe. Come può la banca in breve tempo aumentare le proprie riserve? E poi smobilizzarle? e poi rinfoltirle di nuovo?
Invece i tassi si possono aumentare e diminuire anche ogni giorno, come è accaduto in passato.
"PER AVER MAGGIOR STABILITA' NEI MERCATI."
No. I mercati non c'entrano NULLA con la riserva frazionaria. Questa te la sei sognata stanotte.
La riserva serve solo per rendere sicure le banche NON i mercati. Le oscillazioni dei mercati non dipendono dalla riserva frazionaria ma da mille fattori tra i più disparati tra cui il sentiment, il prezzo del petrolio, l'andamento dell'economia, etc.
"A conti fatti il meccanismo del credito provoca una creazione di denaro dal nulla (ex nihilo) attraverso dei semplici giochi di scritture contabili [16]."
RispondiEliminaNon mi venire a fare citazioni senza manco capire quello che dici. Le citazioni non sono ben accette qui.
"Basandosi sostanzialmente sulla copertura frazionaria dei depositi, esso è instabile alla base."
Ed è per quello che ci sono accordi come quello di Basilea.
"Tende a crescere in un periodo di ottimismo e decrescere in un periodo di pessimismo: da ciò si hanno effetti destabilizzanti."
Cresce se l'economia lo richiede (maggiori investimenti) ed è necessario che questi debbano poter essere fatti altrimenti la crescita si blocca.
E decresce quando i rimborsi superano le richieste di prestiti e non c'è nulla di tragico in questo.
Evita ulteriori copia incolla, non sono rilevanti. Sono rilevanti solo bilanci, leggi, Statuti, dimostrazioni scientifiche. Il resto per me è spazzatura - a prescindere dalla fonte.
Bene se ti senti in grado di correggere un premio nobel in economia io mi astengo dal continuare il dibattito.
RispondiEliminaAvevi ragione tu... non sono alla tua altezza!
Mi scusi per il disturbo mio caro professore di matematica!
Sei solo un somaro se pensi di poter dimostrare qualcosa con un copia incolla.
RispondiEliminaAllais non era un economista e non ha preso il nobel per quelle stupide 14 pagine.
Ti ripeto, i copia incolla li vai a fare altrove. Qui solo documenti ufficiali, e dimostrazioni. Se non sei all'altezza, puoi andare e non tornare più.
scusa, ma per quale oscuro motivo dovrebbe essere necessaria una massa monetaria variabile a "seconda della congiuntura economica?
RispondiEliminafrancesco
@francesco
RispondiEliminaPer quale oscuro motivo alcuni chiedono prestiti?
Ad esempio perché in alcuni momenti c'è più bisogno di investire ed in altri meno.
I prestiti fanno aumentare la massa monetaria.
In alcuni momenti le estinzioni dei debiti (complessivamente tra pubblici e privati) superano le accensioni di nuovi prestiti e quindi la massa monetaria diminuisce.
Quando accade l'opposto (accensioni che superano le estinzioni) la massa monetaria aumenta. Ovviamente faccio riferimento all'agglomerato monetario M3.
Non è un concetto difficile.
Ad esempio, quando c'è crisi economica, la banca centrale cerca di stimolare la ripresa cercando di iniettare liquidità nel sistema, facendo prestiti alle banche commerciali, che a loro volta possono fare un più facile credito ai clienti finali. Quello che sta accadendo in questa fase per essere chiari.
In altri momenti è invece necessario riassorbire parte di questa massa monetaria per non far crescere l'inflazione.
Non sono meccanismi elementari comunque.
continuo a non vederne la necessità, se i prestiti derivassero dai risparmi non ci sarebbe alcun bisogno di aumentare la massa monetaria, che rimarrebbe semplicemente costante. inoltre mi sembra più che folle cercare di stimolare la ripresa da una crisi mediante il meccanismo che ha portato alla precedente (credito troppo facile...)
RispondiEliminaFrancesco
Prestiti dai risparmi? Che vuoi dire?
RispondiEliminaTu presteresti, in tempi di crisi, i tuoi risparmi ad uno che vuole aprire un negozio?
I prestiti già oggi derivano dai risparmi, solo che c'è la banca a fare da tramite tra chi deposita e chi chiede prestiti.
Inoltre, se l'economia cresce e crescono i fatturati c'è necessità di più moneta. Tanto per capirci, se in un villaggio di 100 persone bastano 10000 monete, se le persone diventano 200 le monete non bastano più. O se uno diventa molto ricco e accumula molte monete, le rimanenti possono diventare insufficienti per essere usate come mezzo di pagamento dagli altri abitanti.
Il credito troppo facile è stato un errore ma anche l'esterno opposto è un errore, altrettanto grave.
voglio dire che non ritengo sia necessario un moltiplicatore di credito, o le iniezioni di liquidità. il discorso sulle crisi lascia anche un po' il tempo che trova, visto che in genere (o sempre?) sono causate da espansioni creditizie a cazzo e quindi nemmeno ci sarebbero con massa monetaria costante. qual'è il problema nel caso del raddoppio della popolazione? avremmo una graduale deflazione che non farebbe danno a nessuno (non credo affatto che la deflazione danneggi l'economia, si pensi ad un mercato come quello che tecnologico, in cui i prezzi calano costantemente, nonostante l'inflazione e nonostante l'aumento costante della domanda!!!). in ogni caso eliminando tutto il "fiat money" e il corso legale, il mercato gestirebbe da sè la moneta...
RispondiEliminaFrancesco
Non è assolutamente vero che le crisi siano di solito generate da precedenti espansioni del credito. La cosa importante nell'emissione della moneta è, per la banca centrale, preservare il valore del denaro ossia non creare inflazione. E non è vero che il mercato tecnologico è sempre in calo, dipende molto anche dalle materie prime, come il rame, che non sono infinite.
RispondiEliminaSenza corso legale ci sarebbe solo il caos, perchè nessuno potrebbe essere certo che la propria moneta sarà accettata da questo o quello o nel futuro.
Quindi non sarebbe più riserva di valore e neanche mezzo di pagamento certo.
Poi perchè stravolgere un sistema che funziona?
Correggiamo al massimo le storture, gli abusi dei derivati, ma non l'emissione della moneta, se non se ne sono trovati difetti.
A proposito, la deflazione è devastante per l'economia. Significa fare un ordine al fornitore pagando 100 e poi trovarsi a dover vendere a 90, fallendo o licenziando per far quadrare i conti.
la tua idea sulle crisi mi lascia basito :| pensa all'ultima! comunque, ti devo scrivere qualcosa ma anche postare dei link (uno studio interessante letto poco fa sulla correlazione deflazione-depressione), lo faccio domani :)
RispondiEliminaFrancesco
L'ultima è stata causata dai subprime e da strumenti finanziari che hanno consentito di speculare sui valori degli immobili. E' correlata al credito ma non è stato solo quello. La bolla hi tech cosa c'entrava col credito invece?
RispondiEliminaInsomma non puoi fare una regola da un singolo caso.
Ad ogni modo qui si parla di signoraggio, altri temi sono OT però ho creato un forum per parlare di economia: economia.forumfree.it, anche se non è tanto seguito.. Il complottismo tira di più!
il complottismo tira sempre di più delle discussioni serie :D però comunque a me pare di vederne eccome di problemi dati dal sistema monetario attuale... anzi credo derivino quasi tutti da lì.
RispondiEliminaFrancesco
Elenca i problemi che vedi magari spiegando perchè secondo te sono dei problemi così ne parliamo...
RispondiEliminahai presente la teoria austriaca del ciclo economico? ecco.
RispondiEliminaancora non ho capito quale sarebbe la necessità di una massa monetaria variabile, se non quella di rendere possibili le crisi e l'inflazione (continui a dire che in area euro non ci sia inflazione, ma sempre perchè ritieni che l'inflazione sia "l'aumento dei prezzi" mentre io la chiamo aumento della quantità di moneta: se l'economia reale CRESCE, cioè aumenta la produttività, i prezzi dovrebbero SCENDERE: se sono stabili, c'è inflazione!). credo che le iniezioni di liquidità, i grandi salvataggi bancari siano nè più nè meno che truffe, di cui favoriscono appunto governi, alta finanza e grandi imprenditori collusi col potere statale. credo che un'economia costruita sulla cartastraccia sia un gigante con i piedi d'argilla e che prima o poi dovrà crollare di brutto.
Francesco
sulla deflazione, http://mises.org/daily/1583
RispondiEliminaSe parliamo di inflazione non c'è possibilità di fraintendimenti, è per definizione l'aumento generalizzato dei prezzi. Se i prezzi salgono, la moneta vale meno. Se non c'è inflazione, la moneta preserva il proprio valore, che è appunto l'obiettivo della banca centrale.
RispondiEliminaLasciamo perdere i salvataggi bancari che non competono alle banche centrali ma ai governi. Idem per collusioni etc. Sono d'accordo che siano un problema ma non attengono all'emissione della moneta.
aspetta, io appunto chiamo "inflazione" l'aumento della quantità di moneta, e "aumento dei prezzi" l'aumento dei prezzi :D ora, due cose:
RispondiElimina1) prendi un qualunque mercato. se migliora la produttività, i prezzi dovrebbero scendere. se non scendono, per qualche misteriosa politica di stabilità dei prezzi (ma siamo al controllo dei prezzi? a me risultava che dovrebbero essere determinati dalla legge di domanda e offerta), l'inflazione si sta mangiando i vantaggi che ne otterrebbero i consumatori! quindi non è che se i prezzi rimangono stabili in termini nominali non stanno variando in termini reali (per la precisione, aumentando).
2) ben sai che l'immissione di nuova moneta sul mercato tutto è tranne che neutrale: avvantaggia sempre i primi prenditori (banche, governi...).
3) se davvero lo scopo delle bc fosse "preservare il valore della moneta", basterebbe sancire l'impossibilità di ottenere una moneta fiat, e reintrodurre con calma un coefficiente di cassa del 100%: questo appunto perchè non è affatto necessario che gli investimenti derivino da altro che dai risparmi.
Francesco
1) i prezzi non dipendono solo dalla produttività ma anche da molti altri fattori tra cui costi delle materie prime, della manodopera, imposte etc. Inoltre man mano la tecnologia si fa più sofisticata e quindi anche più costosa.
RispondiElimina2) quello che dici vale per chi emette moneta gratis, non per la normale emissione. Non per nulla lo Stato non può emettere moneta per coprire le spese, ma solo titoli di debito, quindi pagando degli interessi. Di certo non è in gran vantaggio. Le banche centrali viceversa distribuiscono l'utile agli Stati quindi sono neutri da quel punto di vista.
3) una cosa è preservare e una cosa è aumentare. Facessero come dici converrebbe tenere i soldi in cassaforte per vedere crescerne il valore, disincentivando gli investimenti e creando le condizioni per la rarefazione monetaria. Pessima situazione.
1) in verità i prezzi determinano i costi, e non viceversa. così come anche i prezzi dei fattori di produzione dipendono dalla loro utilità marginale per produrre beni di consumo che si PREVEDE poter vendere ad un certo prezzo. comunque, la tecnologia si fa sì più costosa (capital-intensive) ma ciò migliora la produttività, e i prezzi scendono! le imposte sono effettivamente una distorsione, quindi non le conterei.
RispondiElimina2) scusa ma: come può crescere m3 di circa il 10% annuo? che si paghino gli interessi, che si faccia debito, non cambia che la moneta nasca dal nulla. ma anche fosse, la riserva frazionaria che poi provvede a moltiplicare le nuove emissioni è comunque "moneta gratis".
3) ma mica è vero. in una situazione di moderata deflazione semplicemente ci sarebbe più "controllo" sugli investimenti. in ogni caso, raggiunto un certo livello, il valore della moneta resterebbe stabile (o se ne comincerebbe ad usare un'altra, insomma deciderebbe il mercato). comunque il link che ti ho postato è uno studio di notevoli dimensioni che mostra come deflazione e depressione praticamente non siano correlate.
Francesco
1) io ti parlavo dei costi delle materie prime, che sono limitate.
RispondiElimina2) m3 dipende anche dai titoli di Stato, che la BC non controlla, inoltre non esiste moneta 'gratis', visto che tutti, per avere dei soldi, devono lavorare o indebitarsi.
3)chi ti dice che sarebbe 'moderata'? Sarebbe un grave freno all'economia, ma su questo ti risponderò meglio in seguito.
Vedo che hai ignorato diverse mie obiezioni, tra cui quella della cassaforte.
RispondiEliminaaspè, prendiamo un attimo solo il caso di deflazione. dunque, mettiamo il caso di trovarci in una situazione inflattiva: siccome il mio denaro si deprezza di, mettiamo, un 2% all'anno, cercherò di investire soltanto in progetti che mi garantiscano un interesse maggiore del 2% (altrimenti ci starei perdendo). prendiamo invece una situazione deflattiva, in cui il valore del denaro aumenta del 2% annuo: in questo caso cercherei di investire soltanto in progetti che mi garantiscano un interesse maggiore del 2% (altrimenti non è che ci starei perdendo, è che ci starei guadagnando di meno!). sugli investimenti quindi la differenza non è notevole, quello che cambia è invece la propensione al consumo, notevolmente più alta nel caso inflazionistico: ma essendo i risparmi, e non i consumi, a trainare l'economia, direi che è più vantaggiosa l'ipotesi deflazionistica. del resto, hai letto quello studio?
RispondiEliminaFrancesco
Non ho tempo di leggerlo al momento(e a dire il vero non mi interessa molto).
RispondiEliminaPensa una cosa: oggi, se vuoi guadagnare investendo dei soldi, non puoi farlo senza correre dei rischi. Infatti aprire un'attività, o comprare azioni, obbligazioni, etc. comporta comunque dei rischi di perdere il capitale o parte di esso.
Quindi riformuliamo la tua ipotesi:
Oggi se c'è un inflazione al 2%, investirò in attività che mi fruttano più del 2% (possibilmente), correndo i miei bravi rischi.
Se invece io avessi la possibilità (con una deflazione al 2%) di guadagnare il 2% tenendo i soldi in cassaforte, senza alcun rischio, avrei una notevole convenienza a farlo. Ossia avrei un forte disincentivo all'investimento e all'intraprendere nuove attività.
Ossia sarebbe un fortissimo freno all'economia.
Secondo, come ti ho detto, avendo una forte convenienza a tenere immobilizzati i soldi, succederebbe che ci sarebbe molto meno denaro circolante. Ossia potrebbe capitare che pochi individui (per assurdo anche uno solo) abbiano la maggior parte dei soldi esistenti, senza che se ne possano creare di nuovi. Questo paradosso con la riserva frazionaria e con l'emissione attuale non esiste.
Quindi la propensione all'investire cambierebbe del tutto, sarebbero possibili accumuli di denaro che diverrebbe sempre più raro, a tutto danno per l'economia.
E sono i consumi a trainare l'economia, non certo i risparmi. Basti pensare che non ci sono consumi, l'economia si ferma completamente.
Anzi, i risparmi senza riserva frazionaria diventano un grave danno per l'economia.
no: i rischi che si corrono investendo durante l'inflazione sono maggiori di quelli che si corrono investendo durante la deflazione, quindi semmai è il contrario: gli investimenti diventerebbero più convenienti! e comunque è un fatto che depressione e deflazione non siano particolarmente (o del tutto) correlati, quindi anche se la mia teoria non ti piace devi riconoscere il fatto :) inoltre, il paradosso di cui parli è impossibile, visto che una certa percentuale di consumi è fisiologica (la gente non smette di spendere perchè domani potrebbe pagare meno, il classico esempio è quello del mercato tecnologico, in cui i prezzi scendono costantemente, eppure la gente continua a spendere: anche questo è un fatto). gli accumuli di moneta non sono un problema, nel caso in cui ci sia "rarefazione" (ma di che stiamo parlando, se attualmente gira moneta per un valore 6 volte il pil mondiale!?), il mercato troverebbe naturalmente altre merci sufficientemente liquide da utilizzare come moneta. infine, sui consumi hai un'idea balorda, visto che lo sviluppo dell'economia capitalistica (quella che ha consentito il massimo sviluppo economico mai visto nella storia dell'umanità) si basa sull'esatto opposto, l'accumulazione del capitale! del resto, in breve: più consumi = meno risparmi, maggior guadagno delle aziende produttrici di beni di consumo e comunque, a parità di offerta, data la maggior domanda aumento dei prezzi (e diminuzione dei salari reali), maggior occupazione, aumento dei tassi di interesse e diminuzione della propensione all'investimento di lunga durata, contrazione dei guadagni e della produzione nelle industrie di beni capitali, che infine implica riduzione anche in quella dei beni di consumo, con conseguente ulteriore aumento dei prezzi, e un po' alla volta si torna all'economia di sussistenza.
RispondiEliminaFrancesco
Non vedo quali rischi ci siano a tenere dei soldi in un cassetto ed aspettare che aumentino di valore per via della deflazione, quindi hai scritto delle frasi basate su una ipotesi errata. E il fatto che in caso di rarefazione monetaria il mercato troverebbe facilmente un'alternativa -come tu dici, vorrebbe semplicemente significare che quella moneta non sarebbe più usata, sarebbe dismessa. Non mi sembra un gran successo.
RispondiEliminaInoltre, se togli la riserva frazionaria, i risparmi diventano improduttivi, e non usati da nessuno per fare scambi, ergo i consumi diminuiscono, e l'economia va in crisi.
La tua ultima catena di implicazioni è piena di errori, ma ritengo inutile correggerli tutti sin quando non siamo d'accordo sulle basi.
1) non c'è nessun rischio, e cosa significa? infatti ho detto che in una situazione deflattiva il rischio d'investimento è MINORE che in una situazione inflattiva, dato che nella seconda devi tener conto del deprezzamento della moneta (la terza componente del tasso di interesse, insieme al premio di rischio di insolvenza ed al premio per l'immobilizzazione della moneta): i tassi di interesse si ABBASSANO, ed investire è PIU' conveniente!
RispondiElimina2) era una risposta alla tua tesi "per assurdo", mica una conseguenza assoluta. comunque, una moneta merce non si "dismette" mica :)
3) i risparmi sono improduttivi semplicemente se non investiti. non è scritto da nessuna parte che sia necessaria una CERTA quantità di investimenti, e che questi vadano finanziati tramite espansione casuale del credito: in compenso è scritto che l'espansione del credito tende a generare bolle speculative.
4) non ti risulta che la caratteristica primaria del capitalismo sia l'accumulazione di capitale, altro modo di chiamare i risparmi?
5) sarà, non vedo alcun errore!
Francesco
Tu fai l'errore logico di applicare delle considerazioni valide col sistema attuale ad un sistema diverso.
RispondiEliminaCosa c'è di più conveniente, in una situazione certamente deflattiva, di mettere i soldi in cassaforte e vederlo aumentare di valore, senza rischio?
E perchè dovrebbero scendere i tassi?
Il tasso reale poi sarebbe ancora più alto, perché il valore del denaro sarà maggiore al momento della restituzione.
Se per investire devo prima mettere da parte il capitale, vorrà dire che i pesci grossi saranno ancora più avantaggiati potendo già disporre di grosse cifre.
E non tutte le bolle sono causate dall'espansione del credito.
Infine, oggi come oggi accumulare risparmi non crea rarefazione monetaria, proprio in virtù della riserva frazionaria, che rimette in circolazione quei risparmi per tramite della banca. Se questo non avvenisse, i risparmi sarebbero un grave freno all'economia. Anche qui fai l'errore di applicare considerazioni valide per un sistema (quello attuale) ad uno diverso (quello che auspichi, con riserva al 100%)
beh in una situazione inflattiva è più conveniente il consumo (certo) dell'investimento (rischioso), ma comunque la gente investe; in una situazione deflattiva tenere i soldi nel materasso è sicuro, ma comunque la gente investirebbe. i tassi scendono perchè i tassi sono espressione diretta della preferenza temporale delle persone: più alti i risparmi (differimento della spesa), più bassi i tassi, e inoltre la componente "deprezzamento della moneta" scomparirebbe.
RispondiEliminasul vantaggio dei pezzi grossi non ti seguo, quale maggior vantaggio si può avere se non essere i primi prenditori di moneta in un sistema inflattivo, potendo così ottenere beni e servizi ad un prezzo inferiore di quello che sarà poi il prezzo di assestamento?
sulle bolle, in verità mi risulta che sì, proprio tutte (e anche quelle storiche, come la bolla dei tulipani, e in generale tutte le crisi da inflazione della storia, a partire dall'impero romano) derivino da politiche monetarie sballate.
sui risparmi, ancora: se le banche facessero il loro lavoro reale (contratti separati di deposito e prestito, cioè sì, riserva del 100%) non ci sarebbe un FRENO all'economia: questo perchè non è scritto da nessuna parte quale deve essere la velocità di espansione dell'economia! in compenso si avrebbe molta maggiore oculatezza negli investimenti, ed una stabilità incredibilmente superiore.
Francesco
" in una situazione deflattiva tenere i soldi nel materasso è sicuro, ma comunque la gente investirebbe."
RispondiEliminaQuesta è una tua opinione. Ma con la certezza di guadagnare anche mettendo i soldi nel cassetto, è molto probabile il contrario. Guarda quanti BOT people ci sono, quelli ad esempio metterebbero nel cassetto all'istante. Tra l'altro sarebbero guadagni esentasse...
"più alti i risparmi (differimento della spesa), più bassi i tassi"
Sbagliato, perché mancando la riserva frazionaria, ed aumentando la convenienza a non investire, mancherebbe anche la convenienza a prestare. Prestare i soldi è sempre un'attività a rischio. Quindi il costo del denaro per chi chiede un prestito salirebbe, non scenderebbe affatto. Tra l'altro senza riserva frazionaria, il costo del denaro salirebbe comunque perché chi presta dei soldi dovrebbe fisicamente privarsene per un certo tempo.
"quale maggior vantaggio si può avere se non essere i primi prenditori di moneta in un sistema inflattivo"
Intanto il sistema attuale non è inflattivo visto che l'inflazione da quando c'è la BCE è bassissima. Mantenere bassa l'inflazione è compito della banca centrale, e ci riesce anche molto bene. E' quando si da agli Stati la possibilità di stampare soldi "gratis" che l'inflazione schizza.
E' innegabile che in una situazione in cui diventa più difficile procurarsi del denaro a prestito (perché mancherebbe la riserva frazionaria) avantaggia chi ha GIA' grossi patrimoni e svantaggia chi non li ha. Insomma i pesci grossi diventano sempre più grossi e i piccoli/medi vengono spazzati via.
"se le banche facessero il loro lavoro reale non ci sarebbe un FRENO all'economia"
Certo che si, in quanto non potrebbero più fare credito come fanno ora. La frazione di credito sarebbe molto piccola, potendo far uso solo dei depositi vincolati. A parità di domanda (di credito), diminuendo l'offerta, gli interessi aumenterebbero molto.
Quando dici: "non è scritto da nessuna parte quale deve essere la velocità di espansione dell'economia! " già ti contraddici, infatti in pratica stai ammettendo che l'economia rallenterebbe (quindi peggiorerebbe ancor di più in pratica, con ulteriori perdite di posti di lavoro e via dicendo), ma non fa niente perché non è obbligatorio che cresca (!)
" in compenso si avrebbe molta maggiore oculatezza negli investimenti, ed una stabilità incredibilmente superiore."
Quale stabilità migliore di una perdita di un posto di lavoro? tutto bellissimo.
Inoltre ti faccio notare che: se in uno Stato si applicasse la riserva al 100%, questo svantaggerebbe enormemente le aziende di quello Stato, e le aziende competitor estere avrebbero piazza libera per annichilire quelle di quello Stato, potendo far leva su un credito a più buon mercato. Quello Stato si darebbe la zappa sui piedi da solo.
Ancora: se so che posso comprare domani una cosa ad un prezzo più basso, cercherò di rimandare la spesa il più possibile. Questo è ovvio.
Quindi i consumi si contraggono. Non puoi negare che questo è un danno per l'economia.
Questo unito alla maggiore difficoltà di avere credito, alla rarefazione monetaria dovuta all'inutilizzabilità dei risparmi ai fini del credito e della circolazione darebbe un colpo mortale all'economia.
spè, credo di notare che quello su cui ci battiamo è l'eventuale "costo di transizione" dal sistema attuale a quello che vorrei, e beh, probabilmente da questo punto di vista hai ragione, un costo TEMPORANEO ci sarebbe! ora.
RispondiElimina"Questa è una tua opinione. Ma con la certezza di guadagnare anche mettendo i soldi nel cassetto, è molto probabile il contrario. Guarda quanti BOT people ci sono, quelli ad esempio metterebbero nel cassetto all'istante. Tra l'altro sarebbero guadagni esentasse..."
la gente investe con il rischio di ricevere MENO di quanto ha speso in una situazione inflattiva, perchè non dovrebbe rischiare di ricevere MENO di quanto ha speso in una situazione deflattiva (se il "meno" è la stessa percentuale di perdita in termini nominali, nel secondo caso in termini reali è MINORE: ecco la maggiore convenienza dell'investimento!). Poi, se i BOT people passassero al materasso, magari potremmo far fallire lo stato, e quello, vabbè, per me sarebbe un gran bene... :D
"Intanto il sistema attuale non è inflattivo visto che l'inflazione da quando c'è la BCE è bassissima. Mantenere bassa l'inflazione è compito della banca centrale, e ci riesce anche molto bene. E' quando si da agli Stati la possibilità di stampare soldi "gratis" che l'inflazione schizza. "
eh, dando la stampante agli stati sappiamo tutti che disastri succedono, questo solo i peggiori signoraggisti possono desiderarlo! però: ti rifaccio l'esempio. diciamo che un'azienda produce X unità di un bene, poi aumenta la produttività fino a prondurne (allo stesso costo totale) 2X: mediamente, ci aspetteremmo un dimezzamento del prezzo. se la quantità di moneta aumenta in modo tale da annullare il calo dei prezzi, ecco che l'inflazione nominale è nulla e quella reale è del 100%! ma finchè fosse una "distribuzione a pioggia"... e invece no, proprio perchè l'immissione di nuova moneta NON è neutrale, nè i prezzi cambiano come un tutto unico. dici che non c'è inflazione, ma questa come è calcolata? nel paniere ci sono le case? il costante aumento di m3 "in mano" a chi va? il costante aumento delle "persone che non arrivano a fine mese" è un'illusione?
"Inoltre ti faccio notare che: se in uno Stato si applicasse la riserva al 100%, questo svantaggerebbe enormemente le aziende di quello Stato, e le aziende competitor estere avrebbero piazza libera per annichilire quelle di quello Stato, potendo far leva su un credito a più buon mercato. Quello Stato si darebbe la zappa sui piedi da solo."
questo è vero. il sistema dovrebbe essere globale. a questo punto, i pochi rimasti che decidessero di utilizzare un sistema a riserva frazionaria farebbero bancarotta molto velocemente.
"Ancora: se so che posso comprare domani una cosa ad un prezzo più basso, cercherò di rimandare la spesa il più possibile. Questo è ovvio.
Quindi i consumi si contraggono. Non puoi negare che questo è un danno per l'economia."
questo invece è falso: vedi il mercato tecnologico.
comunque ti posto un brano di rothbard :)
Francesco
The Liquidity "Trap"
RispondiEliminaThe ultimate weapon in the Keynesian arsenal of explanations of depressions is the "liquidity trap." This is not precisely a critique of the Mises theory, but it is the last line of Keynesian defense of their own inflationary "cures" for depression. Keynesians claim that "liquidity preference" (demand for money) may be so persistently high that the rate of interest could not fall low enough to stimulate investment sufficiently to raise the economy out of the depression. This statement assumes that the rate of interest is determined by "liquidity preference" instead of by time preference; and it also assumes again that the link between savings and investment is very tenuous indeed, only tentatively exerting itself through the rate of interest. But, on the contrary, it is not a question of saving and investment each being acted upon by the rate of interest; in fact, saving, investment, and the rate of interest are each and all simultaneously determined by individual time preferences on the market. Liquidity preference has nothing to do with this matter. Keynesians maintain that if the "speculative" demand for cash rises in a depression, this will raise the rate of interest. But this is not at all necessary. Increased hoarding can either come from funds formerly consumed, from funds formerly invested, or from a mixture of both that leaves the old consumption-investment proportion unchanged. Unless time preferences change, the last alternative will be the one adopted. Thus, the rate of interest depends solely on time preference, and not at all on "liquidity preference." In fact, if the increased hoards come mainly out of consumption, an increased demand for money will cause interest rates to fall—because time preferences have fallen.
In their stress on the liquidity trap as a potent factor in aggravating depression and perpetuating unemployment, the Keynesians make much fuss over the alleged fact that people, in a financial crisis, expect a rise in the rate of interest, and will therefore hoard money instead of purchasing bonds and contributing toward lower rates. It is this "speculative hoard" that constitutes the "liquidity trap," and is supposed to indicate the relation between liquidity preference and the interest rate. But the Keynesians are here misled by their superficial treatment of the interest rate as simply the price of loan contracts. The crucial interest rate, as we have indicated, is the natural rate—the "profit spread" on the market. Since loans are simply a form of investment, the rate on loans is but a pale reflection of the natural rate. What, then, does an expectation of rising interest rates really mean? It means that people expect increases in the rate of net return on the market, via wages and other producers' goods prices falling faster than do consumer goods' prices. But this needs no labyrinthine explanation; investors expect falling wages and other factor prices, and they are therefore holding off investing in factors until the fall occurs. But this is old-fashioned "classical" speculation on price changes. This expectation, far from being an upsetting element, actually speeds up the adjustment. Just as all speculation speeds up adjustment to the proper levels, so this expectation hastens the fall in wages and other factor prices, hastening the recovery, and permitting normal prosperity to return that much faster. Far from "speculative" hoarding being a bogy of depression, therefore, it is actually a welcome stimulant to more rapid recovery.[3]
RispondiEliminaSuch intelligent neo-Keynesians as Modigliani concede that only an "infinite" liquidity preference (an unlimited demand for money) will block return to full-employment equilibrium in a free market.[4] But, as we have seen, heavy speculative demand for money speeds the adjustment process. Moreover, the demand for money could never be infinite because people must always continue consuming, on some level, regardless of their expectations. Since people must continue consuming, they must also continue producing, so that there can be adjustment and full employment regardless of the degree of hoarding. The failure to juxtapose hoarding and consuming again stems from the Keynesian neglect of more than two margins at once and their erroneous belief that hoarding only reduces investment, not consumption.
http://www.bis.org/publ/work292.pdf?noframes=1
RispondiEliminaciao hires, un documento della BIS importante.
istwine
Ciao istwine, ma perché ritieni interessante quel documento? ti prego risparmiami la fatica di studiarmelo tutto, gli ho dato uno sguardo ma non ci vedo niente di eclatante.
RispondiEliminaIn rete ho trovato questo:
RispondiElimina"La singola banca presta indipendentemente da quanto contante raccoglie dalla clientela, crea denaro dal nulla semplicemente prestandolo e il coefficiente di riserva serve solo a trattenere da un deposito di contanti quella piccola quantità di denaro che dovrebbe servire a garantire una liquidità per eventuali rimborsi dei depositanti e nulla più, ma non ha alcuna attinenza con i prestiti che effettua.
Voglio rimarcare bene questo fatto: la singola banca non funge da vero intermediario finanziario, mettendo in comunicazione chi ha il denaro e chi non ce l’ha, la singola banca non raccoglie denaro per poi prestarlo ma presta e basta, senza il bisogno di raccogliere alcunché.
Presta, cioè, creando denaro elettronico, a chi ne fa richiesta, con una semplice digitazione di cifre su un conto di un computer, perché, comunque vada, la singola banca non pagherà mai tramite fondi propri, il prestito erogato .
Tutti i soggetti in qualche modo legati ai banchieri o che comunque hanno avuto a che fare col mondo accademico, tenterebbero di ridicolizzare questa tesi, ma quella che segue è una dimostrazione difficilmente confutabile di quello che ho appena affermato".
E' un'affermazione falsa, tra l'altro giá sbufalata. Se fosse vera, M0 sarebbe pari a M2, cosa che è assolutamente falsa. La dimostrazione che segue è quindi spazzatura.
RispondiEliminaCiao Hires... dopo vari anni sono tornato a leggere qualcosa sul tuo blog. Non sono qui per polemizzare ma quando affermi che la riserva frazionaria non crea inflazione crei un corto circuito logico.
RispondiEliminaLa riserva frazionaria crea inflazione quando genera un incremento della massa monetaria. In questi ultimi anni si è visto quanto forte sia il legame tra questi due fattori. Se vuoi parliamo anche solo semplicemente di correlazione e quindi riformuliamo la frase dicendo che si osserva un incremento dell'inflazione quando il sistema della riserva frazionaria genera un incremento della massa monetaria. La BCE ha negli ultimi anni ha prestato ingenti quantitativi di moneta alle banche, le quali hanno preferito indirizzarli verso l'acquisto di titoli di stato piuttosto che investirli nell'erogazione di mutui o prestiti alle imprese. Non mi sono documentato sull'andamento della quantità di moneta circolante negli ultimi anni in Italia, ma è di dominio pubblico che i prestiti delle banche tendano a scendere e che il bene principale su cui investono gli italiani scende di valore ( la casa ). Il fatto che il mercato degli immobili sia fermo impedisce di avere dati corretti sull'inflazione. Molto probabilmente siamo già in clima di deflazione, anche se si rimane a livello potenziale: L'acquisto di una casa al 30% in meno rispetto a 3 anni fa, messo nella bilancia dell'incremento dei prezzi nello stesso periodo genera per il mio bilancio un aumento o una diminuzione dell'entità delle mie spese?
La BCE teme il pericolo di un periodo di deflazione, ma l'immissione di moneta alle banche non sembra aver generato un aumento dei consumi o un aumento della moneta in circolazione. In Italia il debito pubblico si è assorbito l'incremento di moneta che ci si poteva aspettare.
Tu mi potrai facilmente colpire chiedendomi di documentare le mie affermazioni. Ti lascio tranquillamente gioire della tua vittoria ma mi rimane facile profetizzare che quando le banche ricominceranno a prestare potremo assistere ad un aumento dei consumi ed in seguito ad un aumento dell'inflazione / contenimento della deflazione.
Dimenticavo il corto circuito logico:
Se la riserva frazionaria non è una delle fonti in grado di generare inflazione come può sperare una banca centrale di controllare l'inflazione se non è convinta che le proprie ricette influenzino il comportamento delle banche commerciali?
Moris
Riprendo una tua vecchia spiegazione:
RispondiElimina"1)L'aumento della riserva frazionaria è un'alternativa all'aumento dei tassi."
Per il pubblico non cambia nulla. Dato che la DOMANDA RIMANE INVARIATA (ossia chi vuole contrarre debiti continuerà a volerlo fare indipendentemente dalla riserva frazionaria), e l'offerta diminuisce (per l'aumento della riserva) si ottiene un unico effetto: aumento del costo del denaro = aumento dei tassi. Quindi non è un'alternativa ma solo un diverso modo di generarlo. Se ci arrivi è bene.. altrimenti non me lo chiedere più. Ti sbagli.
Penso che i fatti abbiano dimostrato che la DOMANDA NON RIMANE INVARIATA ma dipende dalla disponibilità delle banche ad effettuare prestiti e dalle condizioni con cui li effettuano.
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