domenica 5 agosto 2012

BCE: deliri su carta

BCE: deliri su carta

Sin quando a inventare corbellerie sul signoraggio sono i soliti siti fogna e video su youtube, siamo nella norma. Ma leggere su una pagina di un giornale di tiratura nazionale, scritto da un deputato del parlamento europeo, frasi tipo
la Bce è un'istituzione che svolge una funzione pubblica ma è di proprietà privata
fa davvero accapponare la pelle.
Mi è stato chiesto da un lettore di commentare l'articolo, e anche se lo trovo piuttosto raccapricciante, ho deciso di accettare l'invito, anche se sarà un compito abbastanza arduo.
Infatti le sciocchezze è facile scriverle, mentre per spiegarle e correggerle bisogna saper pensare, ragionare,  documentare le  proprie affermazioni.

Leggiamo
Se tutti i giorni i Merkel, Monti, Barroso, Draghi scendono in campo per rassicurarci che «l'euro è irreversibile», vuol dire che stiamo assistendo a un rito scaramantico per allungare il più possibile la vita del moribondo.
 No, vuol dire che se il mercato ritiene l'euro a rischio tutti i bond dei paesi in difficoltà denominati in euro tendono a perdere di valore perché si teme l'uscita dall'euro di quel paese. Rassicurare sulla tenuta dell'euro serve a fare scendere gli spread.

Tutti gli indicatori dell'economia reale attestano in modo inequivocabile che giorno dopo giorno siamo prossimi al funerale. 

Quali indicatori? qui si confondono le cause la crisi economica  con l'euro. Peccato che la crisi nasce da lontano e riguarda tutto il mondo e non solo l'europa.

La recessione sempre più profonda, l'indebitamento pubblico che cresce, il Pil che si riduce, la produzione, le esportazioni e i consumi in calo, le tasse più alte al mondo, le imprese strangolate che chiudono, i disoccupati e i poveri che aumentano, i giovani senza prospettive
Vero quindi nulla a che fare con l'euro e con la politica monetaria.
Ebbene, come è possibile che, da un lato, la crisi è causata dall'euro e, dall'altro, siamo noi italiani, noi europei, a pagarne le conseguenze?
Semplicemente perché non  è causata dall'euro, quella è una sua invenzione. E di "conseguenze"  si parla quando c'è una causa, mentre qui si può semmai parlare di aspetti della crisi economica che stiamo vivendo. Se non ci fossero tali aspetti non ci sarebbe crisi. La frase distorce e manipola la realtà in modo funzionale alla tesi che cerca di sostenere.

La risposta è nella recente dichiarazione del governatore della Bce (Banca centrale europea) Mario Draghi a Le Monde: «Il nostro mandato non è di risolvere i problemi finanziari degli Stati, ma di garantire la stabilità dei prezzi e mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza»

 Non è una risposta alla domanda ma una semplice verità. Mario Draghi è il governatore della BCE, la BCE è un'istituzione dell'Unione Europea ed è tenuta ad agire secondo lo Statuto che ha stabilito chi la ha istituita, ossia tutti gli Stati aderenti. Non può da un giorno all'altro mettersi a comprare titoli italiani o Greci o azioni della telecom a suo piacimento, glielo vieta lo Statuto.
Vediamo cosa dice l'art.21 dello Statuto BCE.

21.1. Conformemente all'articolo 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.
Quindi se si vuole che la BCE compri titoli di Stato, non è a Draghi che ci si deve rivolgere ma a chi ha scritto lo Statuto, e convincere tutti quanti gli Stati fondatori (Germania inclusa) a cambiarlo.

Continuiamo.
Ma come: la Bce dopo aver imposto condizioni spietatissime agli Stati per poter accedere al credito finalizzato al ripianamento del debito pubblico, ora ci dice che si lava le mani dei problemi degli Stati?

La BCE non ha imposto e non può imporre condizioni a nessuno Stato e tanto meno può fare credito a nessuno Stato, come abbiamo visto nel suo Statuto. Può dare dei consigli, ma non può imporre nulla. Ed è tenuta, sempre da Statuto (art.13 Statuto BCE), a collaborare lealmente con gli altri organi dell'Unione:


2. Ciascuna istituzione agisce nei limiti delle attribuzioni che le sono conferite dai trattati, secondo le procedure, condizioni e finalità da essi previste. Le istituzioni attuano tra loro una leale cooperazione.

Ma non può andare oltre il proprio mandato.


Ma come: se questi problemi sono legati alla carenza di liquidità monetaria e l'unica istituzione titolata ad emettere l'euro è la Bce che si rifiuta di farlo? Ma come: quando le banche e le società quotate in borsa crollano si pretende il massiccio intervento degli Stati con denaro pubblico mentre quando gli Stati sono in crisi voltate loro le spalle?

I problemi non sono affatto dovuti ad una carenza di liquidità ma ad una crisi economica appesantita dai debiti sovrani degli Stati. La BCE non si rifiuta affatto di emettere euro inoltre, tant'è vero che ne ha emessi più di 1000 miliardi con aste senza precedenti. Nei limiti dello Statuto però. Non si può chiedere all'ingegnere di mettersi a fare anche l'avvocato ed il cardiochirurgo "perché servirebbe". Ad ognuno le sue responsabilità e doveri.


Il signoraggio è la differenza tra il costo reale e il valore nominale della moneta. Oggi la Bce stampa la banconota da 100 euro al costo di 3 centesimi e la vende alle banche commerciali a 100 euro, più l'1% di interesse, in cambio di titoli di garanzia
Ecco, qui si passa dalle stupidate alle minchiate astronomiche. Il vero e proprio cambio di marcia, ossia il copia incolla da qualche sito fogna. La BCE non "vende" moneta, bensì la emette, e lo fa con regole ben precise, ed è inutile dire che tali regole sono stabilite dal parlamento europeo. La banca emette moneta e l'utile non sta nella differenza tra costo di produzione (pressochè nullo) e valore nominale, ma negli interessi ricevuti dalle banche private che la ricevono, interessi che sono interamente girati agli Stati aderenti, tolti gli accantonamenti per le riserve tecniche. 
Le banche rivendono la banconota allo Stato a un tasso superiore in cambio di buoni del Tesoro che sono titoli di debito.


Ma neanche per niente. A parte che le banconote non si possono vendere, ma al massimo si possono comprare titoli di Stato alle aste (come fanno molti cittadini e imprese), i principali proprietari dei titoli di Stato italiani non sono banche ma fondi assicurativi ed obbligazionari, investitori di vario genere.

Lo Stato ripaga questi interessi facendoli gravare sulle tasse imposte ai cittadini. Quindi tutto il denaro in circolazione è gravato da interessi percepiti dalle banche e da tasse che gravano sulle nostre spalle.

Altri errori madornali. Non tutto il denaro in circolazione è emesso comprando titoli di Stato. La maggior parte è invece usato per comprare obbligazioni private.
Inoltre, si tralascia completamente il motivo per cui nasce il debito. Ossia perché lo Stato spende, per pensioni, sanità, istruzione, sicurezza, e via dicendo, più di quanto incassa con le entrate fiscali (le TASSE).
Se poi la differenza la ripaga (perché non può lasciare i dipendenti statali senza stipendio) emettendo titoli non è compra di chi compra i titoli, ma di chi spende più di quanto potrebbe, ossia LO STATO. Perché allora non si va ad agire sugli sprechi, sulle consulenze milionarie, sulle pensioni d'oro, sugli stipendi milionari dei dirigenti statali e si accusa invece la BCE? Per fare demagogia basata sull'ignoranza.



È così che noi siamo indebitati dal momento in cui nasciamo. È il sistema che di fatto corrisponde ad una «fabbrica del debito».Chi è il responsabile?
Il debito pubblico invece non ha nulla a che vedere con la BCE ma con gli sprechi e i deficit che ci sono stati negli anni precedenti, e che accumulandosi hanno creato 2000 miliardi di debito. Questa è la "macchina del debito": quelli che per raccattare qualche voto hanno assunto più personale di quello che era ammissibile assumere, quelli che hanno mandato la gente in pensione a 40 anni, quelli che hanno tolto l'ici prima casa, quelli che non hanno contrastato efficacemente l'evasione.

A differenza di quanto si tenderebbe a pensare, la Bce è un'istituzione che svolge una funzione pubblica ma è di proprietà privata, detenuta da banche private, comprese quelle dei Paesi europei che non aderiscono all'euro.

Ed invece, a differenza di quello che scrive l'autore di quell'articolo, la BCE è di proprietà pubblica visto che i suoi "azionisti" sono esattamente le banche centrali nazionali, a loro volte pubbliche e di proprietà dei relativi Stati.

 Ha la struttura di una società per azione e gode di autonomia assoluta dalla politica pur condizionando pesantemente la politica.
Sbagliato. 
L'Unione europea si da quindi un ordinamento, sempre consultabile nel documento indicato, e nel Titolo III, art. 13 recita:
DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE ISTITUZIONI
Articolo 13
1. L'Unione dispone di un quadro istituzionale che mira a promuoverne i valori, perseguirne gli
obiettivi, servire i suoi interessi, quelli dei suoi cittadini e quelli degli Stati membri, garantire la coerenza, l'efficacia e la continuità delle sue politiche e delle sue azioni.
Le istituzioni dell'Unione sono:
— il Parlamento europeo,
— il Consiglio europeo,
— il Consiglio,
— la Commissione europea (in appresso «Commissione»),
— la Corte di giustizia dell'Unione europea,
— la Banca centrale europea,
— la Corte dei conti.
2. Ciascuna istituzione agisce nei limiti delle attribuzioni che le sono conferite dai trattati, secondo le procedure, condizioni e finalità da essi previste. Le istituzioni attuano tra loro una leale cooperazione.
3. Le disposizioni relative alla Banca centrale europea e alla Corte dei conti figurano,insieme a disposizioni dettagliate sulle altre istituzioni, nel trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
4. Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sono assistiti da un Comitato economico
e sociale e da un Comitato delle regioni, che esercitano funzioni consultive.
Quindi cade il mito in cui la BCE sia "indipendente" dagli Stati.
Lo Statuto dell'Unione Europea indica molto precisamente che ogni istituzione (tra cui la BCE), agisce secondo i limiti delle attribuzioni che le sono conferite dai trattati. Ovviamente i trattati non li scrive la BCE, ma gli Stati dell'Unione Europea.

La BCE quindi non è assolutamente una società privata e tanto meno una SPA.
E' infatti una Istituzione dell'Unione Europea.



Questa «fabbrica del debito» si è arricchita grazie a due nuovi trattati, il Fiscal Compact o Patto di stabilità, e il Mes o Fondo Salva-Stati, approvati il 19 luglio dal nostro Parlamento: così ci siamo ormai autocondannati ad essere indebitati a vita.

Il debito nasce solo se si spende più di quanto si incassa. Nessuna istituzione al mondo può costringere uno Stato ad indebitarsi. Semmai quelle citate sono istituzioni che possono dare credito a tassi agevolati.


Ci siamo impegnati, al fine di dimezzare il debito pubblico per portarlo al 60% del Pil, a ridurre i costi dello Stato di 45 miliardi di euro all'anno per i prossimi 20 anni, ciò che si tradurrà in nuove tasse e ulteriori tagli alla spesa pubblica; 
Continua a distorcere la realtà: ora sembra che se uno non può spendere più di quanto incassa (come qualsiasi buon padre di famiglia) la colpa sia del fatto che i soldi non piovono dal cielo. E' invece un bene risanare il bilancio e smetterla di rimandare il saldo dei conti alle generazioni successive.

mentre per creare il Fondo Salva-Stati, l'Italia si è accollata la quota di 125 miliardi di euro, che non abbiamo 

E' semplicemente la nostra quota, e che comunque non viene inclusa nel debito pubblico, visto che è un  credito nei confronti di una istituzione internazionale. Se non si da al fondo salva stati la licenza bancaria altre vie non ve ne sono. Ma sono sempre gli Stati a decidere.

Nasciamo indebitati perché la moneta non la emette lo Stato ma una banca privata e abbiamo sottoscritto degli accordi con istituzioni sovranazionali le cui sentenze sono inappellabili.  
Sempre lo stesso errore, invece di indagare su quali siano le vere cause del debito pubblico si preferisce trovare un caprio espiatorio. E la BCE non è privata, ma un organo dell'Unione Europea, come già dimostrato.


D'ora in poi lavoreremo sempre di più e vivremo sempre peggio per pagare i debiti. Ci limiteremo a produrre per consumare beni materiali, non ci saranno né risorse né tempo per occuparci della dimensione spirituale.

Vivremo nelle nostre possibilità e non al di sopra sperando che un domani i nostri figli ci paghino i debiti. Produrremo quello che potremo consumare e non consumeremo più di quanto siamo in grado di pagare. Il tempo per la meditazione lo si trova sempre se si spegne la tv e si lasciano stare i siti fogna.


Siamo ad un bivio epocale: salvare l'euro per morire noi come persona, oppure riscattare la sovranità monetaria per salvaguardare la nostra umanità.
Il bivio è: continuare a vivere di populismo e alimentare una macchina statale sempre più costosa oppure renderla più efficiente. La sovranità monetaria è solo uno slogan neofascista, privo di alcun significato. Stampare moneta non produce valore, quindi neanche ricchezza.


 Ecco perché solo una nuova valuta nazionale emessa direttamente dallo Stato, che ci affranchi dalla schiavitù del signoraggio e scardini dalle fondamenta la «fabbrica del debito», emessa a parità di cambio con l'euro per prevenire fenomeni speculativi e inflazionistici,
Qui si evidenzia la totale ignoranza in materia economica. La parità con una moneta la si può garantire solo se ci si impegna a restituire la valuta estera (in questo caso l'euro) con lo stesso tasso di cambio. Ma per un paese che importa le principali materie prime, tra cui l'energia, come noi, questo non è possibile.

 potrà darci la libertà di essere pienamente noi stessi nella nostra Italia che ha tutti i requisiti di credibilità e solidità per andare avanti a testa alta e con la schiena 

Ma di andare a lavorare e informarsi seriamente invece di copiare e incollare spazzatura da youtube non se ne parla proprio vero? E certo, nessuno vuole rinunciare ai propri privilegi, figuriamoci un parlamentare europeo. Un minimo di  meritocrazia spazzerebbe via il 99 per cento della classe dirigente, ma figuriamoci se ce lo vengono a dire.


60 commenti:

  1. Hires ma proprio non lo capisci il falso in bilancio delle BCN che mettono al passivo il capitale creato dal nulla come se un giorno (mai successo, vedi col cambio lira euro) dovessero restituirlo ? Cosa dobbiamo aspettare, il giudizio universale per vederli tutti, te compreso, in galera ?

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    1. Scua e come dovrebbe segnarlo ? All' attivo ? E dopo come ritira la moneta quando serve ?

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  2. Mettere al passivo è perfettamente lecito ed indispensabile visto la banca centrale non produce alcun bene, la moneta emessa è di proprietà di chi la riceve, mica della banca che la emette. E non hanno nulla da "restituire" infatti la moneta viene emessa, mica ricevuta. Semmai la assorbono quando scadono i titoli.
    Quando viene assorbita perde valore legale e la scrittura opposta annulla la passività della banca centrale, rispecchiando esattamente la realtà visto che dopo l'assorbimento cessa di esistere.
    All'attivo vanno giustamente i titoli detenuti a contropartita.

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  3. Si studi le passività irredimibili sig. saba prima di parlare. Grazie!

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  4. ahaha ancora circola saba? lol

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  5. Ma è normale che Il Giornale pubblichi questa roba...
    Altrimenti dovrebbero ammettere che il loro Padrone non ha combinato nulla di buono nella sua vita, sia da imprenditore che da politico!
    Tra Mangano, Dell'Utri, Licio Gelli, P2, Mafia, Craxi, giro di prostituzione, spaccio di droga, escort, leggi ad personam, corruzione della Guardia di Finanza, evasione ed agevolazioni fiscali illecite, ecc., è impossibile nascondersi!

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  6. ahhhh! Ma è "Il Giornale"!!! Mi stavo preoccupando che fosse uan cosa seria! Allora è chiaro : il padrone ha vuole stampare moneta autonomamente, e gli schiavi devono giustificarne l' uscita ad minchiam!!!

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  7. Ciao a tutti.

    Due domande da profano.
    La BCE è di proprietà pubblica visto che le banche centrali sono pubbliche, però la proprietà della nostra banca centrale è privata (è di proprietà delle banche private italiane). Perchè si definisce pubblica se controllata in parte (almeno quella italiana) da privati?

    Leggo sui giornali che la BCE ha comprato (o meno, ma sembra che l'intenzione ci fosse) alcuni fondi degli stati europei. Come ha fatto, visto che le è proibito? Semplificazioni giornalistiche?

    Grazie,
    Giubbe

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    1. Come è già spiegato in altra pagina di questo blog bankitalia non è posseduta o controllata da privati (leggi "bankitalia non è privata" ) . È pubblica perchè controllata e regolamentata dalllo Stato, a cui gira gli utili delle attività pubbliche. La bce non compra fondi ma semmai obbligazioni bancarie o titoli di Stato ( non sul mercato primario però).

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    2. Grazie! Ho letto il link, molto accurato!
      La seconda parte però ancora non l'ho capita. Nell'articolo si dice che la BCE non può comprare titoli di stato (in maniera ?diretta?). Riesci a spiegarmi in parole povere quando la BCE può comprare i titoli di stato? Ho provato a cercare con google e mi è uscito un enigmatico, forse per l'ora?... ^_^, "mercato secondario", ma non ci ho capito nulla.
      Grazie ancora
      ciao

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    3. Per mercato secondario si intende l'acquisto o vendita di titoli successivo all'emissione degli stessi. Per mercato primario si intende partecipare all'asta in cui i titoli sono collocati (emessi). Alla bce è vietato partecipare alle aste ma può comprare titoli o obbligazioni nel mercato secondario. Sempre se tali titoli sodisfano i requisiti che lo Statuto le impone.

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    4. In pratica la BCE li compra di seconda mano da privati che precedentemente li hanno comperati alle aste... è così? (so che è scritto grossolanamente, ma ripecchia la realtà?)

      Ciao

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    5. Si per quel che riguarda i titoli di Stato è così che avviene. Infatti le è vietato l'acquisto diretto, da Statuto.

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  8. ultimamente i giornalisti dei quotidiani nazionali danno il peggio di sé parlando di economia... come vorrei che fossero tutti radiati dall'albo senza possibilità di appello...

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  9. Se guardi sul sito della banca d'italia viene indicato che la quota azionaria di maggioranza è di proprietà di diverse spa private, che decidono il consiglio di amministrazione.

    Come fai a dire che è di proprietà dello stato, pubblica non vuol dire statale, ma solo che l' acquisto di partecipazioni azionarie è aperto al pubblico.

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    1. Sul sito della banca d'Italia c'è l'elenco dei partecipanti al capitale, che non vanno in alcun modo confusi con degli ipotetici "azionisti" che non esistono perché Bankitalia NON HA azionisti e nemmeno un consiglio di amministrazione.
      Sei molto ignorante in materia, e scommetto che l'unica cosa che sai su bankitalia è l'elenco dei partecipanti (confondendoli pure con gli azionisti).
      Certamente non sai cosa sia il DIRETTORIO che è l'organo con cui lo Stato CONTROLLA bankitalia (il Governatore è di nomina politica).
      Allora cerca di informarti meglio, ad esempio leggi qui.
      Bankitalia è pubblica perché
      1) è un istituto di diritto pubblico (c'è sull'art.1 dello Statuto)
      2) è INTERAMENTE controllata dallo Stato tramite il Direttorio
      3) i partecipanti non contano NULLA, non hanno alcun potere decisionale nelle attività pubbliche di bankitalia
      4) Bankitalia versa tutti gli utili da signoraggio ALLO STATO

      Quanto alla tua ridicola affermazione l' acquisto di partecipazioni azionarie è aperto al pubblico. ti copri davvero di ridicolo perché le PARTECIPAZIONI (le azioni non esistono) di bankitalia NON SI POSSONO VENDERE O COMPRARE .
      Ci vuole una legge dello STATO affinché delle partecipazioni possano passare da un proprietario all'altro, e questo non è MAI avvenuto da quando è stata fondata bankitalia.
      Invece di coprirti di ridicolo scopiazzando le sciocchezze che circolano sui siti complottisti, sarebbe l'ora che ti informi seriamente.

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  10. pubblica non vuol dire statale, ma solo che l' acquisto di partecipazioni azionarie è aperto al pubblico

    Se fosse vera questa definizione, allora anche la "Fratelli Rossi snc/spa/srl/sas/sapa di Rossi Gino" è una società pubblica, giacché chiunque può comprarne una quota/azione di capitale (se uno dei suoi soci gliela vende, chiaramente). Ma qualcuno ripensa a quello sente dire o scrive prima di rileterlo?

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  11. hires , secondo me non calcoli che chi lavora deve trarne un profitto , non puoi scrivere come se tu fossi il depositario della verità ed i fatti dimostrano il contrario di ciò che tu diligentemente asserisci . rispondimi solamente pensando all'utilità della bce , a che serve ??? se è come dici tu di proprietà degli stati membri , perchè gli stati membri dovrebbero chiedere danaro ad una banca che gli appartiene ??? non farebbero prima a stamparselo da soli ???

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  12. La BCE è l'organo dell'Unione Europea che gestisce la politica monetaria. A questo serve. E lo fa seguendo le direttive imposte dallo Statuto firmato dagli Stati fondatori. Politica monetaria non vuol dire stampare moneta per spenderla, quello succede solo in poche dittature tipo lo Zimbabwe. Gli Stati NON chiedono prestiti alla BCE, anzi per dirla tutta, sullo Statuto c'è un esplicito divieto alla BCE di fare prestiti agli Stati (o qualsivoglia agevolazione creditizia). È perfettamente normale altrimenti l'Euro perderebbe qualsiasi credibilità e valore. Questi sono i fatti, che evidentemente non conosci.

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  13. Ciao,

    grazie per aver condiviso queste informazioni utili! Ti segnalo un dibattito interessante (ma triste al tempo stesso per via del livello di disinformazione) che sta avvenendo sul sito del fatto (link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/17/quanto-costa-bankitalia-dai-7-milioni-per-fiori-ai-15-per-nuovi-campanelli/351902/)

    Ciao,
    Guido

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    1. Ciao,
      ho dato un'occhiata e si sostiene tutto ed il contrario di tutto. Da un a parte si dice che i dipendenti di bankitalia sono a carico dello Stato, e dall'altro si dice che bankitalia è di proprietà privata. Cosa del tutto errata e nel mio blog spiegata più volte.
      D'altronde spesso il fatto quotidiano pubblica spesso spazzatura parzialmente copiata e incollata da siti complottisti.
      Per me ok cercare di ridurre gli sprechi, in bankitalia e altrove, ma l'articolo dice un sacco di sciocchezze.

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    2. http://nondormirci.blogspot.it/
      Quindi secondo te la TROIKA non si impone sugli stati membri?al prezzo di enormi fettedi sovranità,
      Quindi tutte le medie e piccole imprese che stanno chiudendo perchè oppresse dalle tasse e per il caro benzina lo fanno perchè magari dopo 50 sono mal gestite?
      Ti ci vorrei vederea comprarti il pane a 20 euro al kg
      Quindi secondo te il mes è una bufala rivoluzianaria?
      Quindi secondo te quasi 5.000.000 milioni di italiani meritano di morire di fame
      Quindi secondo te le benche non stanno traendo profitto dalle crisi europea e non ci sta speculando nessuno
      La BCE sarà europea ma si comporta peggio di findomestic ma almeno lo sai a quale prezzo dovremmo pagare NOI i prestiti ricevuti per le ricapitaliizzazioni delle banche????

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    3. "Quindi secondo te la TROIKA non si impone sugli stati membri?al prezzo di enormi fettedi sovranità"
      Se per TROIKA intendi l'FMI la BCE e l'UE allora sappi che a loro volta sono controllate dagli Stati membri, non sono enti privati o autonomi.

      "Quindi tutte le medie e piccole imprese che stanno chiudendo perchè oppresse dalle tasse e per il caro benzina lo fanno perchè magari dopo 50 sono mal gestite"
      Lo fanno a causa del debito che a sua volta è stato generato da sprechi e mal gestione delle risorse pubbliche. Per opera dei governi che si sono succeduti negli anni.

      "Quindi secondo te il mes è una bufala rivoluzianaria?"
      Il MES è un ente che dovrebbe fare credito agli Stati che lo richiedono, non è nulla delle minchiate che girano i rete.

      "Quindi secondo te quasi 5.000.000 milioni di italiani meritano di morire di fame"
      Mai detto. Però molti potrebbero pagare le tasse invece di evaderle.


      "a quale prezzo dovremmo pagare NOI i prestiti ricevuti per le ricapitaliizzazioni delle banche"
      Nessuno visto che il credito che la BCE fa alle banche private non costituisce debito per lo Stato ma solo per le banche che accedono al credito.

      Sei parecchio male informato.

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  14. salve
    vorrei chiedere un chiarimento sul signoraggio più che altro facendo riferimento al periodo pre-euro.

    1) lo Stato immette moneta acquistando titoli e obbligazioni (non all'asta).
    La moneta si può immettere anche in altro modo o finalità ?

    2) se la Banca Centrale acquista titoli questi dovranno essere rimborsati alla scadenza
    allora sembra che lo Stato paghi a se stesso ma questo mi sembra strano e quindi mi sfugge qualcosa
    e vorrei capire come uno Stato possa fallire se ha la capacità di immettere moneta all'infinito per far fronte al deficit

    Grazie

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    1. "La moneta si può immettere anche in altro modo o finalità ? "
      Sono moneta anche le monetine ma parliamo di valori marginali. La moneta in genere è emessa con finalità di politica monetaria. Ossia preservare il valore della moneta, far si che ce ne sia in giro abbastanza per gli scambi, finanziare le banche private affinché non si trovino a corto di liquidità, e con finalità anticicliche.

      "se la Banca Centrale acquista titoli questi dovranno essere rimborsati alla scadenza allora sembra che lo Stato paghi a se stesso"
      In quel caso è una specie di partita di giro. In realtà solo una piccola parte del debito statale è in mano alla banca centrale quindi ecco svelato l'arcano.

      " come uno Stato possa fallire se ha la capacità di immettere moneta all'infinito per far fronte al deficit "
      Se uno Stato emette moneta per far fronte al deficit perde qualsiasi credibilità internazionale e la sua moneta non vale più nulla. E' come se da un giorno all'altro diventa un falsario e nessuno a quel punto gli presta più nulla e tanto meno accetta la sua moneta.
      Moneta emessa per far fronte al deficit è moneta che non può essere più assorbita quindi la banca centrale non può più adempiere alle sue funzioni di politica monetaria (che includono l'ASSORBIMENTO della moneta vendendo titoli e/o valuta estera).

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  15. grazie per la risposta

    sempre in riferimento a quello che ho già chiesto si può sapere quale peso (in percentuale rispetto alle altre risorse disponibili tasse varie - titoli emessi) avesse la politica monetaria dello Stato Italiano nel ventennio 1970 - 1990 per pagare il deficit e contenere il debito pubblico ?

    e perchè la nostra situazione è considerata così grave rispetto ad esempio ad un paese come il Giappone (pur riconoscendo la differenza di ricchezza a favore dei giapponesi ) anch'esso con un debito pubblico altissimo e che immagino stampi moneta per acquistare i propri titoli
    ( anche se in percentuale piccola forse come l'Italia )

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    1. " si può sapere quale peso..."
      Non ho i dati sotto mano. Ma c'è stato un lungo periodo, sino al "divorzio" tesoro - bankitalia in cui bankitalia comprava i titoli residuali alle aste. Questo non ha fatto si né che il debito diminuisse e né che l'inflazione potesse essere controllata. Infatti poi capirono che stavano sbagliando.

      "e perchè la nostra situazione è considerata così grave rispetto ad esempio ad un paese come il Giappone"
      Non sono situazioni paragonabili, viste le entità delle economie in gioco, e tanti altri fattori. Inoltre la maggior parte del debito giapponese non è in mano alla Boj, ma di privati. Allora basta convincere altrettanti privati a comprare titoli italiani. Come? beh con una gestione del bilancio oculata, contrasto dell'evasione, della corruzione etc. Insomma chi deve investire pretende da chi riceve i soldi un minimo di serietà nella gestione degli stessi.
      In Italia tra pensioni d'oro, pensioni baby, scandali giornalieri su appalti truccati, etc. etc. al momento non siamo tra i debitori più credibili.


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  16. ringrazio per la cortesia e la celerità nel rispondere

    insomma mi sembra di capire che di fatto la politica monetaria prima dell'euro
    non fosse poi così rilevante per cercare di coprire il deficit o contenere il debito pubblico rispetto al invece al ricorso all'emissione di titoli
    che appunto
    oltre ai vari problemi a cui hai accennato qui sopra ha determinato l'esplosione del debito pubblico ai valori che tutt'oggi ci ritroviamo

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  17. Salve, complimenti per il bel lavoro svolto nel blog e per le esaustive e risposte agli interrogativi posti anche se non sempre meritevoli di tanta pazienza e competenza. Averi anche io una domanda da porre: E' corretto affermare che il lavoro svolto dal governo Monti, nel tentativo di ridare credibilità al Paese attraverso scelte di politica economica definite (con arrogante autoreferenzialità)coerenti e credibili anche se oggettivamente socialmete non sostenibili, sia mirato ad una massimizzazione del signoraggio essendo alla ricerca disperata di fondi per coprire il deficit di bilancio che nel lungo periodo attiverà una spirale ipreinflazionistica che ci porterà inevitabilmente ad avere nel lungo periodo un aumento del deficit attuale?

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    1. Il signoraggio è l'utile che la banca centrale consegue nell'emissione della moneta e non ha niente a che vedere con la politica fiscale dello Stato.
      Quanto allo scenario di spirale iperinflazionistica c'è proprio la banca centrale a monitorare che questo non accada e a mettere in campo le opportune contromisure ove necessario.
      Ma l'aumento delle tasse non produce inflazione, semmai può avere un effetto depressivo.
      Quanto all'aumento del deficit dipenderà dalle altre misure che saranno attuate per risanare il bilancio, come ridurre le spese, incentivare l'economia etc.

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    2. Mi perdoni ma il ricorso al signoraggio da parte dei governi, per finanziare quote del deficit pubblico, è un fenomeno noto e oggetto di studio da parte della teoria economica anche se i paesi i paesi politicamente più stabili tendono a ricorrervi il meno possibile.
      Inoltre il reddito da signoraggio viene incassato dai governi dei paesi membri per il conio delle monete metalliche, e dalla BCE per la stampa delle banconote, che emette in condizioni di monopolio redditi che vengono poi ridistribuiti dalla BCE alle varie banche centrali nazionali ed il governo nazionali provve in seguito a prelevare i suddetti redditi dalle banche tramite il prelievo fiscale. Non vi è quindi un rapporto di causa effetto seppur indiretto basandosi sul modello di Cagan il governo potrebbe avere benefici di breve periodo da un ricorso al signoraggio maggiore del massimo consigliabile in quanto gli operatori starebbero sempre in ritardo nell'aggiustare le proprie aspettativenei confronti del paese. Mi corregga se ho capito male il concetto.

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    3. Si dato già la risposta. Nessuno Stato evoluto usa ilsignoraggio come fonte di entrate. È un effetto collaterale dell'emissione della moneta. Ma nessuno Stato civile si sogna di "fare cassa" emettendo moneta perchè manderebbe gambe all'aria l'economia, i risparmi dei cittadini e perderebbe ogni credibilità sul piano internazionale. Tanto meno lo ha fatto la BCE o l'Italia ha mai fatto pressioni in tal senso.

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  18. Ma perchè lei crede ancora che l'Italia sia un paese serio? (mi passi la battuta). Scherzi a parte l'incidenza dei "redditi" da signoraggio rispetto al PIL è in percentuale minima com'è ovvio che sia, ma nonostante ciò in tempi di crisi è una risorsa che anche una comunità di Paesi come l'Europa potrebbe essere tentata di usarla in percentuale maggiore prestando il fianco ad una pedita del potere d'acquisto nei confronti del dollaro. Senza necessariamente porsi sul lato discendente della curva di Laffer (relazione tra signoraggio reale ed inflazione) mandando come dice lei a gamba all'aria l'economia.
    La ringrazio per la celerità nel rispondere e per la cortesia

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    1. Ma la domanda iniziale era:
      "il governo Monti...sia mirato ad una massimizzazione del signoraggio essendo alla ricerca disperata di fondi per coprire il deficit di bilancio"
      La risposta è senz'altro no, visto che la politica monetaria della BCE non è decisa dal governo Monti, semmai da tutti gli Stati fondatori di concerto, e comunque scritta nello Statuto della BCE, il cui obiettivo non è "fare cassa" ma preservare la stabilità del valore della moneta, ossia contenere l'inflazione.
      Sull'eventualità di svalutare o meno l'euro rispetto al dollaro si può discutere ma non è una iniziativa che la BCE possa prendere senza un preciso mandato politico ed un cambio di Statuto, che richiederebbe ovviamente l'accordo di tutti gli Stati aderenti.

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  19. Ottimo post. Tra l'altro, basta guardare le cose fatte da Mario Monti e la lettera inviata dalla BCE per capire che Monti ha fatto BEN POCO,se non l'opposto di ciò che la banca centrale avrebbe IMPOSTO come dice quel genio che ha scritto l'articolo su Il Giornale.

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  20. Hires mi farebbe piacere conoscere il suo parere su gli art. 27 29 30 del mes ed una sua breve opinione sulla mmt. Grazie in anticipo e complimenti per il suo lavoro.

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    1. Premesso che il MES è in sostanza un istituto che concede credito a chi lo richiede (e che accetta le condizioni per usufruirne),l'art.27 serve semplicemente a far si che uno Stato non possa costringere o sanzionare o imporre nessun tipo di particolare costrizione all'istituto stesso. D'altronde il MES è già costituito da membri scelti politicamente dai vari Stati del territorio, quindi non avrebbe neanche senso.
      L'art.29 è indispensabile a far si che le delicate trattative per la richiesta (da una parte) e la cessione del credito (dall'altra) siano riservate e non oggetto di speculazioni finanziarie e/o politiche.
      L'art.30 ha gli stessi obiettivi del 27, e fa si che i membri del MES prendono certe decisioni nell'ambito dell'istituzione (quindi parliamo di come, quanto credito elargire e a quali condizioni) non possano essere oggetto, per tali motivi, di ritorsioni penali o giuridiche. Niente di immorale, anzi assolutamente indispensabile.
      L'MMT è spazzatura, fogna. Ritenere che solo stampando moneta si possano risolvere i problemi di efficienza, disoccupazione, corruzione, costi dello Stato, evasione (anzi, a che serve pagare le tasse, se si può stampare tutto il denaro che si vuole, pensano quegli idioti), è semplicemente da imbecilli.
      Non capiscono la differenza tra politica economica e politica monetaria, scambiando gli obiettivi dell'una e dell'altra senza rendersi minimamente conto che se si assoggetta la banca centrale alla stampa di moneta per coprire le spese dello Stato, si perde ogni possibilità di fare politica monetaria e (ad esempio) contenere l'inflazione quando questa inizia a crescere.
      Saltimbanchi, pagliacci, populisti della peggior specie che cavalcano il malcontento con le tipiche soluzioni "semplici, veloci e indolori". Insomma il paese dei balocchi a cui purtroppo molti stolti abboccano. In poche parole, un branco di truffatori e ignoranti.

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  21. Confondere le critiche all'Euro col signoraggio (e citando l'articolo di questo cialtrone è ovviamente funzionale). Non sono i siti fogna o Magdi Allam ad affermare che la causa della crisi economica è l'Euro, ma Premi Nobel per l'economia come Stiglitz o Krugman e, per restrare in Italia, Il Prof. Alberto Bagnai, il Prof. Emiliano Brancaccio ed altri...
    Ovvimente, ripeto, il signoraggio non c'entra assolutamente nulla. Basterebbe leggersi un semplice manuale di Macroeconomia del primo anno per saperlo o, semplicemente, andarsi a studiare la teoria dell'AVO (Aree Valutarie Ottimali) per comprendere come economie troppo diverse tra loro non possono rimanere in una stessa moneta.
    Perché è questa la causa della crisi dell'Eurozona, con paesi (quelli centrali) fondati sulle esportazioni e su una bassa inflazione che dovrebbero stare insieme a paesi fondati sulle importazioni. Ovviamente il sistema sarebbe saltato ed è questo il risultato.

    http://goofynomics.blogspot.it/

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    1. Le persone da lei citate commettono molti errori di valutazione. La svalutazione della moneta non servirebbe assolutamente a nulla (ad esempio gli altri paesi potrebbero imporre dazi doganali se lo ritenessero opportuno), dato che il nostro paese è forte importatore di energia e materie prime di ogni genere. I nostri problemi non sono solo il debito ma molti altri e nessuno di questi sarebbe risolto da una stampata di cartaccia.
      Ci vuole più europa, non meno europa. Ad esempio una omogenizzazione della fiscalità, maggiore potere di controllo sui bilanci etc.

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  22. E anche la questione dell'MMT. Condivido la sua posizione... soprattutto nei confronti della Spaghetti-MMT... ma altro discorso è un'analisi keynesiana e la proposta di uscire dall'Eurozona. Può non essere d'accordo. Legittimo. Ma per favore non confonda le cose.

    Mi auguro che questo articolo non sia considerato da lei sito fogna: http://www.unich.it/docenti/bagnai/blog/Pescara.pdf

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    1. Conosco le teorie di Bagnai e commette molti errori di valutazione. Ne abbiamo discusso diverse volte sulla pagina di facebook associata al blog.

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  23. Ultimo appunto: il problema, come detto. non è ovviamente er Signoraggio... ma il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia.

    Saluti

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    1. No, quello è stato un bene perché una banca centrale che deve supinamente comprare i titoli di Stato invenduti è di fatto inibita dal poter fare politica monetaria, ossia non ha modo di stabilire la giusta quantità di moneta circolante non potendone assorbire a sufficienza.
      L'inflazione quindi aumenta e altrettanto le aspettative di ulteriore inflazione creando una spirale iperinflazionistica che danneggia tutti i lavoratori a reddito fisso o quelli che non hanno la possibilità di ricontrattare i propri compensi periodicamente (e sono la maggior parte).
      E' giusto invece che ci sia un ente che si occupi di politica monetaria, in maniera abbastanza (ovviamente non del tutto, cosa che sarebbe impossibile) slegata dalle politiche economiche e dagli umori e promesse elettorali del governo di turno.

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  24. allora bellissimo articolo,sono d'accordo su tutto tranne una cosa.banca d'italia è effettivamente di proprietà privata,guarda qui:http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf.Che poi l'utile lo versi per la maggior parte allo stato è un altro discorso.in particolare ho visto che su un utile di un miliardo e 100 milioni andavano agli azionisti solo 80 milioni,il resto era accantonato o versato allo stato.

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    1. I partecipanti non sono i proprietari. Non ha senso parlare di proprietà per un istituto di diritto pubblico. Bankitalia é governata dal Direttorio, di nomina politica, e gestita seguendo lo Statuto, anch'esso deciso dallo Stato. I privati non hanno alcun potere in bankitalia, e tanto meno la proprietà. Proprietario si definisce chi può disporre di qualcosa, e i partecipanti di Bankitalia non possono disporre di nulla.

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  25. http://www.ecb.int/ecb/orga/capital/html/index.en.html

    invito tutti a guardare il link dov'è descritta la suddivione del capitale sociale della BCE.

    così educato mi pubblicherai?
    intanto faccio lo screenshot :)
    pace salute e serenità a te.

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    1. Hai scoperto l'acqua calda. Le quote della BCE formalmente sono delle banche centrali nazionali, a loro volta facenti capo ai rispettivi Stati. Bankitalia é una di queste. Leggi gli articoli del blog e informati meglio.

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  26. Hires complimenti davvero ho letto un po di tuoi commenti bravo...spero che non mi fucilerai, ma ti volevo porre una domanda: Cosa ne pensi di quest'esperimento Giacinto Auriti: l’esperimento monetario di Guardiagrele..io di economia non ne capisco molto... mi potresti spiegare cosa comporterebbe un esperimento su grande scala del genere..e le tue opinioni?
    grazie mille per la tua risposta voglio capire e imparare o almeno sapere di cosa si parla a un livello superiore

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    1. Ciao,
      guarda, Auriti prometteva di dare indietro il doppio in lire alla riconsegna dei simec. Ecco perché si diffusero. Altrimenti non avrebbe avuto nessun successo.
      D'altronde ovviamente è impossibile mantenere una promessa del genere. Si tratta del classico schema Ponzi (uno schema di truffa). Il sistema regge sino a quando non esplode e tanta gente rimane col cerino in mano perdendo tutto.
      D'altronde i processi hanno anche chiarito che il contratto che stava dietro all'emissione dei simec era anche diverso, ossia non c'era alcun reale obbligo di ricomprarsi i simec da parte di Auriti.
      Ad un livello "superiore" perde ogni valenza, infatti se non c'è la restituzione "al doppio" cade qualsiasi incentivo all'uso.
      Senza contare il fatto che per fare politica monetaria (e contenere l'inflazione), la banca centrale deve poter emettere e anche RIASSORBIRE moneta. Dei francobolli che girano senza poter essere riassorbiti (infatti sarebbero come soldi del monopoli emessi all'impazzata) creano inflazione incontenibile.
      Complessivamente quindi: un esperimento idiota, ha solo provato che se dici a qualcuno: mi dai 1000 lire in cambio di un francobollo che ti ricompro a 2000? c'è qualcuno che se lo compra. Peccato però che il gioco non possa funzionare senza che qualcuno ci rimetta, e tanto.

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  27. Non mi trovo d'accordo su moltissime cose che hai scritto.

    Io ritengo i signoraggisti delle persone che hanno fatto un errore tecnico di valutazione.

    Ma nel tuo testo ci sono un sacco di errori tecnici sul ruolo delle banche centrali e dei governi sull'emissione della moneta, ma soprattutto questa cosa delle inflazioni generate necessariamente dall'emissione sovrana.

    Io studio e seguo anche tutti i convegni italiani di Warren Mosler, e il suo materiale è molto interessante, ed ha avuto successo in Argentina, come lo ebbe in Italia nel periodo della Lira con alcune consulenze fatte nel nostro paese negli anni '90.

    Sulla Repubblica di Weimar ci sono un sacco di menzogne in giro, la verità sta scritta solo nel libro del 1967 "The Magic of Money" del ministro dell'economia di Hitler, Hjalmar Schacht (lo trovi gratis su Scribd in vers. inglese), dove spiega che Weimar voleva ripagare debiti di guerra con la sola emissione di moneta che prontamente i creditori rivendevano allo scoperto causandone la caduta di valore. Ed il fatto che è epoca pre-industriale e per quanto denaro la popolazione avesse in tasca, non c'era granché da comprare.
    Infatti poi Schacht aiutò il Reich sempre emettendo moneta, ma in due forme, metà in marchi e metà in titoli al portatore utilizzabili dalle aziende, così si ebbe massa monetaria doppia in circolazione.

    Ma soprattutto il denaro creato dal nulla non fu usato sui mercati esteri, ma per remunerare popolazione che ha costruito infrastrutture e potenziato l'industria bellica per scopi imperialisti.

    Il Giappone con un'ulteriore emissione monetaria si è auto-finanziato la ricostruzione di Fukushima!

    Il valore al denaro poi lo danno nei confini nazionali lo Stato con la tassazione, obbligandoti a ripagare le tasse con quel denaro ti obbliga a procurartelo, e lo Stato può decidere quanto ne deve togliere, e quanto lasciarne in circolazione, per regolare l'inflazione.

    All'estero invece il suo valore è dato dalla capacità produttiva della popolazione attiva di quel paese.
    Mosler dice che dopo che in un paese hai messo tutti al lavoro, tutti sono formati per costruire un sacco di beni che sono la vera ricchezza, hai infrastrutture di trasporto e commercio, a quel punto hai la credibilità sufficiente perché in cambio della "carta straccia" che qualsiasi banca sovrana può emettere, i paesi esteri e le loro aziende possono avere una contropartita in beni che nel frattempo la tua nazione ha creato proprio con quel denaro stampato dal nulla che ha messo in moto la sua popolazione al lavoro nella produzione di manufatti, servizi e vera ricchezza.

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    1. Io studio e seguo anche tutti i convegni italiani di Warren Mosler
      Questo non depone a tuo favore


      Il Giappone con un'ulteriore emissione monetaria si è auto-finanziato la ricostruzione di Fukushima!
      La banca del Giappone non finanzia le spese del giappone, mi spiace per te ma fa le stesse cose della BCE.

      , e lo Stato può decidere quanto ne deve togliere, e quanto lasciarne in circolazione, per regolare l'inflazione.
      Confondi la politica monetaria con quella economica. Le manovre di politica monetaria hanno bisogno di tempi estremamente ridotti e che nulla hanno a che fare con i tempi della fiscalità. E non esiste Stato al mondo che regola l'inflazione con le tasse, dovresti chiederti il perchè.


      Mosler dice che dopo che in un paese hai messo tutti al lavoro..
      Mosler dice un sacco di vaccate.

      ... possono avere una contropartita in beni che nel frattempo la tua nazione ha creato proprio con quel denaro stampato dal nulla
      Possono crearli benissimo anche senza che nessuno stampi cartaccia.


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  28. Salve.

    A: BCE e Bankitalia devono attenersi a disposizioni della UE e dello stato? D'accordo, ma QUALI sono? Qual è il "trattato sul funzionamento dell'Unione europea" e quali sono le parti riguardanti la BCE? Suppongo che l'abbia già pubblicato in qualche precedente articolo; se fosse così gentile da linkarlo anche qui glie ne sarei ulteriormente grato.

    B: Magari una differenza tra il gioco dell'imbroglio piramidale e il SIMEC c'era? Per esempio: che il SIMEC non si limitava a raddoppiare sulla base della mera fiducia bensì sulla base della maggiore produzione,cioè aumentava la ricchezza?
    L'Auriti promise davvero il raddoppio? Ma lo promise come presumibile o disse qualcosa come "voi comprare da me io restituire voi doppio"?!
    Pretendere che s'impegnasse a ricomprare sarebbe stato esagerato.
    C'è anche un sitoweb sul SIMEC, ricordo di averlo sfogliato anni fa e mi pareva che avesse svarioni grammaticali.

    Grazie!
    -------
    Potresti fare in modo che chi ha scritto un commento non se lo trovi sparito automaticamente se non ha fatto il login all'account da cui farlo?

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    1. D'accordo, ma QUALI sono? Qual è il "trattato sul funzionamento dell'Unione europea" e quali sono le parti riguardanti la BCE?
      Questo il trattato con cui si istituisce la SEBC
      Qui altro materiale ed altro ne puoi trovare sul sito della sebc.

      Per esempio: che il SIMEC non si limitava a raddoppiare sulla base della mera fiducia bensì sulla base della maggiore produzione,cioè aumentava la ricchezza?
      La ricchezza non può mai aumentare stampando della carta. Basta pensarci un attimo e lo si capisce.

      L'Auriti promise davvero il raddoppio? Ma lo promise come presumibile o disse qualcosa come "voi comprare da me io restituire voi doppio"?!
      Si era quello che lasciava intendere, ma poi, in sede processuale, fu dimostrato che quella promessa era nulla, ossia non aveva un reale obbligo giuridico.

      Potresti fare in modo che chi ha scritto un commento non se lo trovi sparito automaticamente se non ha fatto il login all'account da cui farlo?
      Non dipende da me ma dalla piattaforma blogspot

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  29. Salve, le sembra logico che le banche non facciano più credito alla PMI mentre si scopre che investono cifre spaventose in derivati (vedi MPS), ed oltretutto vengono salvate dallo stato...non sarebbe meglio separare le banche di credito da quelle di investimento?

    Saluti

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    1. Le banche private fanno credono a chi vogliono, visto le alte probabilità di solvibilità si stanno muovendo coi piedi di piombo, rinunciando comunque ai propri guadagni.
      MPS è una banca che è sempre stata controllata da organi politici (comune, provincia regione) e avrà prestiti non regali.
      Quanto alla separazione credito investimento si può discuterne ma non risolverebbe molto. Sarebbe meglio puntare su una maggiore trasparenza dei bilanci e controlli più accurati da parte degli enti preposti.

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  30. Salve, è ancora possibile porre delle domande su questo blog?

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    1. Io per esempio sto ancora aspettando risposta alla domanda:
      perchè se la sovranità monetaria è in capo allo Stato, lo Stato stesso per finanziarsi è costretto ad emettere obbligazioni e quindi a chiedere prestiti? A casa mia uno che si fa prestare i soldi non li ha... E quindi non detiene il diritto di produrli. Quindi significa che non ha la sovranità monetaria... Altrimenti stamperebbe la propria moneta quando gli serve.
      Attenzione! Non sto dicendo che questa cosa è buona o cattiva! Vorrei solo che si ammettesse che è così! E cioè che non si ritiene lo Stato in grado di gestire il proprio finanziamento e quindi lo si rende dipendente dal mercato privato. In pratica si tratta di un'operazione di trasparenza: non facciamo finta che ci sia una sovranità monetaria che in realtà non c'è. L'emissione di denaro è cioè completamente regolata nell'ambito di enti privati (le banche fondamentalmente), i quali finanziano gli stati con denaro proprio o chiesto in prestito alla BC, per acquistare i titoli di stato. La BC si regola conseguentemente alle esigenze delle banche, con l'unico obiettivo di contenere l'inflazione (qualcuno direbbe che contenere l'inflazione ed evitare la svalutazione alla fine è l'obiettivo dei rentiers come le banche per salvaguardare i loro profitti, non producendo nulla, mentre chi produce avrebbe più interesse a vedere svalutata la moneta quando necessario); e non è controllata da organi eletti in istituzioni democratiche.
      La prego mi risparmi le precisazioni su chi elegge il governatore della banca centrale e altre cose simili, se ci basiamo sui FATTI, mi sembra che i fatti dicano che in larga misura la politica monetaria NON E' DECISA DAGLI STATI, o comunque da istituzioni democraticamente elette. E' d'accordo?
      Ciò detto può darsi benissimo che abbia ragione lei, che è meglio che lo Stato sia a "sovranità limitata", e che le decisioni monetarie le prendono meglio i banchieri, ma se è così diciamolo apertamente, per cortesia.

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    2. "perchè se la sovranità monetaria è in capo allo Stato, lo Stato stesso per finanziarsi è costretto ad emettere obbligazioni e quindi a chiedere prestiti?"
      Perchè emettere moneta non significa creare valore. Se devo pagare degli stipendi (dei dipendenti pubblici) e lo faccio stampando sistematicamente carta, creo inflazione e azzero il valore del denaro e su questo non ci piove.

      "Quindi significa che non ha la sovranità monetaria... Altrimenti stamperebbe la propria moneta quando gli serve"
      Sbagliato, ho appena spiegato il perchè. Avere la stampante non vuol dire poterla usare a piacimento.

      " In pratica si tratta di un'operazione di trasparenza: non facciamo finta che ci sia una sovranità monetaria che in realtà non c'è."
      La sovranità monetaria è condivisa tra tutti gli Stati aderenti all'Euro, cosa abbastanza democratica e ovvia visto che è la moneta comune.

      "L'emissione di denaro è cioè completamente regolata nell'ambito di enti privati (le banche fondamentalmente), "
      No l'emissione del denaro è atto proprio della banca centrale, che di privato non ha nulla. Semmai è questa che finanzia le banche private.

      "Qualcuno direbbe che contenere l'inflazione ed evitare la svalutazione alla fine è l'obiettivo dei rentiers come le banche per salvaguardare i loro profitti"
      Qualche ignorante forse, visto che le banche sono le prime a non guadagnare quando l'economia ristagna.

      " e non è controllata da organi eletti in istituzioni democratiche."
      I consiglieri BCE sono i governatori delle banche centrali dei rispettivi Stati, a loro volta eletti dal popolo, quindi falso.

      "se ci basiamo sui FATTI, mi sembra che i fatti dicano che in larga misura la politica monetaria NON E' DECISA DAGLI STATI"
      I fatti non dicono questo. La politica monetaria è decisa dalla BCE che agisce per filo e per segno in base allo Statuto BCE, firmato dai capi di Stato degli N paesi dell'euro. Se poi lei sa trovare qualche azione in cui questo non sia stato rispettato denunci pure la BCE.... a me non risulta comunque.

      "e che le decisioni monetarie le prendono meglio i banchieri,"
      Non "i banchieri", ma i tecnici delegati dai capi di Stato.

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