mercoledì 31 marzo 2010

Riferimenti ufficiali - Promemoria

Questa pagina contiene alcuni link a documenti ufficiali che spesso mi capita di andare a leggere per
verificare quanto si dice in giro sul signoraggio, riserva frazionaria, politica monetaria della BCE, statuti etc.
Se la trovate utile potete metterla tra le favorite per un rapido accesso a tutte le informazioni. Man mano che trovo nuovi documenti interessanti la aggiornerò integrandola. Suggerimenti su ulteriori risorse sono benvenuti.

Unione europea

Versione consolidata del trattato sull'Unione europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea


Regolamenti della BCE

Indice di tutti gli atti giuridici della BCE pubblicati sulla gazzetta ufficiale dell'Unione europea (GU)

Istituto della SEBC
Applicazione di riserve obbligatorie minime, n. 1745/2003 del del 12 settembre 2003

Consiglio direttivo

Strumenti e sulle procedure di politica monetaria dell’Eurosistema (BCE/2005/2) del 3 febbraio 2005


L’ATTUAZIONE DELLA POLITICA MONETARIA NELL’AREA DELL’EUROdi novembre 2008

La politica monetaria della BCE

composizione dell'aggregato passivo

composizione di M3,M2, pagina 22

Bilanci

Indice dei bilanci BCE (annual reports)
Bilancio consuntivo 2009 BCE


Bankitalia

Statuto bankitalia

partecipanti

Sentenza della corte di Cassazione contro Auriti in cui si afferma, tra l'altro, che
"La prima (bankitalia) non è una società per azioni di diritto privato.. bensì un istituto di diritto pubblico"

Definizione di signoraggio dal sito di bankitalia

Deficit dell'Italia negli anni

.. to be continued

domenica 28 marzo 2010

Il debito ETERNO - Isola dei naufraghi

Abbiamo esaminato, in un altro articolo, due storielle sul signoraggio, evidenziando come il sistema attuale non contiene elementi atti a favorire un progressivo indebitamento.
Avevo anticipato che avrei dimostrato che le due storielle
  1. rappresentano un mondo diverso da quello reale
  2. rappresentano un mondo assurdo
e ho già dimostrato quanto detto per la storiella del Bankenstein. In questa nota mi occuperò dell'altra storiella, per certi versi simile, ossia quella dell' isola dei naufraghi.



Isola dei naufraghi
L'originale edizione di questa storiella, scritta da Louis Even lo potete trovare qui (originale) Una versione in italiano invece qui (traduzione)











Introduzione - Arrivo dei naufraghi

I cinque naufraghi arrivano sull'isola e si organizzano per vivere ognuno avvalendosi delle proprie competenze. Complessivamente i cinque si dimostrano in grado di sopravvivere egregiamente, fatto salvo la scomodità di dover usare il baratto anziché la moneta per i propri scambi.

Prima parte - Arrivo del banchiere

Arriva il banchiere con un carico di oro e di occorrente per stampare banconote, e i naufraghi lo accolgono decidendo di costruirgli una casa e assegnandogli il compito di badare al loro denaro. Affermano che l'oro è l'anima del denaro e che però non deve circolare, a differenza del denaro. L'oro è pertanto sepolto e nascosto.
Perché non corrisponde a realtà
  • Il banchiere porta sull'isola dell'oro. Non ha null'altro, ma non lo sta regalando a nessuno. Perché i naufraghi dovrebbero costruirgli una casa? Da solo non sarebbe in grado di farlo così come loro da soli non sono in grado di creare del denaro. Perché loro dovrebbero offrirgli la casa gratis? Sappiamo tutti quanto costa una casa!
Perché è assurdo
  • L'unico compito del banchiere consiste nello stampare le banconote e aspettare di riscuotere il capitale con gli interessi. In pratica poi non fa nulla per tutto l'anno. Come sopravviverà? Dovrà di certo comprare da mangiare e usufruire dei servizi e beni prodotti dai suoi compagni


Seconda parte - Distribuzione del denaro

Il banchiere distribuisce 200 $ a testa con la promessa, da parte dei naufraghi, di restituirglieli dopo un anno con gli interessi dell'8%.

Perché non corrisponde a realtà

  • Il banchiere presta i soldi all'8% ma come mangerà durante l'anno, prima di riscuotere il capitale con gli interessi? 
Sembra ovvia che sarà costretto a spendere dei soldi propri! E cosa vieta ai naufraghi di fargli pagare quanto vogliono la merce di cui lui avrà bisogno per restare in vita?



Senza andare oltre con la storiella, viste le premesse già sufficientemente assurde, consideriamo un

Esempio più verosimile

Come sarebbe potuta andare  la storiella se non fosse stata distorta ad arte?
  • I naufraghi vendono per 1000 $ la casa al banchiere, ricevendo 200 $ ciascuno, senza contrarre alcun debito con il banchiere. Durante l'anno il banchiere, per mangiare e per le altre necessità, spende altri 200 $. 
  • Questi ulteriori 200$ sono quindi incassati dai naufraghi (in cambio dei propri servizi o prodotti), ad esempio nella misura di 40$ a testa.
  • A fine anno ogni naufrago ha (in media) 240$ e non deve restituire NULLA al banchiere, conseguendo un utile annuo di 40$. Il banchiere ha invece una perdita di 40*5=200$ visto che ha dovuto emettere 200$ che non gli sono rientrati
  • Il circolante man mano aumenta e di conseguenza anche i prezzi aumentano (inflazione). In tal modo il reddito di ogni naufrago man mano aumenta (perché aumenta i prezzi alla vendita)
  • Il banchiere è costretto a emettere sempre più denaro durante l'anno per poter comprare da mangiare e sopravvivere
  • Alla fine il banchiere non può più emettere moneta perché non ha più l'oro corrispondente, quindi è costretto a cercarsi un lavoro che gli dia un reddito.
  • Tutti vissero felici e contenti



sabato 27 marzo 2010

Il debito ETERNO - Bankenstein

Abbiamo esaminato, in un altro articolo, due storielle sul signoraggio, evidenziando come il sistema attuale non contiene elementi atti a favorire un progressivo indebitamento.

In questo articolo, come promesso, evidenzierò il perché
  1. rappresentano un mondo diverso da quello reale
  2. rappresentano un mondo assurdo

Bankenstein



Questa storiella, inizialmente scritta da Larry Hannigan è stata poi ripresa da praticamente tutti i signoraggisti, da Pascucci a Saba e poi Della Luna e Miclavez. Ovviamente, salvo poi, ognuno di loro, dire che gli altri  signoraggisti sono ignoranti e in "malafede".



Prima parte - Emissione

In questa storia, si inizia dicendo che Bankenstein introduce l'uso delle sue monete in oro per non dover più effettuare baratti, e che tali monete d'oro sono le uniche che avranno corso legale.
Bankenstein si offre subito di prestare ad ognuno tutto il denaro che desidera, a patto che a fine anno gli riconsegni la stessa somma maggiorata del 5%.
Perché non corrisponde alla realtà
  1. Non è mai stata effettuata una emissione del genere. Le prime monete erano emesse barattando con il signore del metallo con delle monete (da cui il termine signoraggio), pertanto l'emissione iniziale delle monete non avviene con un prestito, ma con un baratto, senza quindi la creazione di un debito.
  2. Se c'è convertibilità con l'oro, Bankenstein deve dare la possibilità a chi abbia dell'oro di avere monete in cambio dell'oro, quindi emettendo moneta esente da debito. Questo è quanto comunemente accade quando un cittadino di uno stato estero vuole convertire, ad esempio, la propria moneta in cambio di quella interna. In questa storia, volutamente, non si parla di questa possibilità
  3. Il profitto del signoraggio, in questo caso il 5% sulla moneta emessa, diventa proprietà di Bankenstein. Ma questo non corrisponde alla realtà, infatti, es. in Europa, l'unica banca che possa emettere moneta è la BCE, i cui profitti sono distribuiti alle banche nazionali, e da queste ultime versati agli stati come imposte. Vedasi A chi vanno gli utili della BCE in merito. Quindi il fatto che vadano ad un privato è assolutamente fuori dal mondo
  4. Bankenstein vede i propri profitti aumentare in base a quanta più moneta presta. Questo è irreale, infatti i dipendenti (es.) della BCE (unico ente autorizzato ad emettere moneta a corso legale in europa), nessuno escluso, sono dei semplici impiegati, e non hanno alcun "bonus" se la BCE un anno emette più soldi.
  5. Compito di chi gestisce la politica monetaria è far si che ci sia in giro moneta sufficiente per gli scambi. In questo caso Bankenstein non sta adempiendo al suo dovere. Per farlo avrebbe potuto, ad esempio, "comprare" titoli di debito di privati (contratti in precedenza verso altri privati) in modo da incrementare la liquidità esistente. Alla scadenza di tali titoli avrebbe potuto comprare nuovi titoli per mantenere il livello di liquidità ad un valore adeguato. Quello che oggi fa la BCE.

Perché è assurdo

  1. Bankenstein non può prestare ad ognuno tutto il denaro che desidera, perché non ha (o non dovrebbe avere) risorse illimitate. Tra l'altro, se Bankenstein avesse risorse illimitate, non avrebbe interesse ad aumentare la propria ricchezza.
  2. Bankenstein non mangia, non compra vestiti, non si concede neanche un bicchiere di vino. Ossia non ha alcuna spesa. Questo è totalmente irreale. Se invece Bankenstein avesse delle spese, sarebbe costretto a mettere in circolazione altra moneta, per poter vivere
  3. Se la moneta è stata introdotta per eliminare i baratti, che senso ha doverla restituire dopo un anno, tornando cosi alla situazione iniziale? Il meccanismo proposto appare assurdo, invece, come è avvenuto storicamente, la moneta iniziale non deve essere emessa con un prestito (o non solo) ma con dei CAMBI (metallo-moneta). Proprio come è accaduto con il conio delle prime monete da parte dei "signori"
  4. Dopo il primo anno, sarebbe stato immediatamente chiaro a tutti che, dovendo restituire i soldi con gli interessi, e non avendo la possibilità di comprare a titolo definitivo (esempio in cambio di metallo) il denaro, l'adozione del genero non era vantaggiosa. Infatti essendo un mezzo necessario per poter pagare (avendo corso legale, ossia forzoso) ognuno in tal modo sarebbe stato perennemente costretto a pagare una tassa (gli interessi) per il suo uso. Dopo aver restituito i  soldi ed eventualmente dichiarato fallimento, i cittadini sarebbero tornati rapidamente al baratto.


Seconda parte - Riserva frazionaria


Bankenstein inizia a raccogliere le monete dei cittadini fungendo in pratica anche da deposito, ossia quello che di solito fanno le banche private. E dato che nota che di solito nessuno ritira le proprie monete, inizia anche a prestarne una parte con la riserva frazionaria. In più, pensa di prestare banconote anche se queste non hanno copertura diretta con le monete d'oro.
A fronte di 100 $ di monete prestate, Bankenstein emette fino a 900$ di banconote.
Perché non corrisponde alla realtà
  1. Se Bankenstein presta le banconote con il meccanismo della riserva frazionaria, allora per ogni 100 monete prestate non può emettere banconote per un valore maggiore di una certa quota. E di certo non può prestare più banconote delle monete depositate. La storiella confonde il concetto di banca con sistema bancario. Si veda in tal senso questa nota
  2. Bankenstein continua a trovare modi sempre più complessi per accumulare denaro, di cui è però l'unico emittente. Non compra neanche una focaccia. In sostanza è ricchissimo della propria stessa moneta però fa una vita da mendicante visto che non spende mai una singola moneta. Non muore di stenti?


Terza parte - Le imposte


Dati i problemi sociali derivanti dall'aumentare del debito, Bankenstein suggerisce di effettuare una tassazione per redistribuire la ricchezza dai ricchi ai poveri. Questo però causa ulteriori problemi invece di risolverne.

Perché non corrisponde alla realtà
  1. La tassazione operata dagli stati non è fatta per redistribuire ricchezze, ma semplicemente fa si che ognuno contribuisca a pagare i servizi dello Stato in ragione del proprio reddito. Una tassa per redistribuire soldi sarebbe del tutto inaccettabile
  2. Lo stato può decidere chi tassare e con quali aliquote. Poteva benissimo quindi decidere di tassare i profitti da signoraggio al 99% (per esempio). Infatti nel mondo reale, i profitti delle banche nazionali vanno per la maggior parte quando non interamente agli stati. E le banche private pagano le tasse così come tutte le altre ditte private
Perché è assurdo
  • Visto che tutti i debiti sono verso le banche e il sistema monetario è viziato all'origine dal non poter acquisire le monete in forma definitiva, non si vede a cosa possa servire redistribuire il danaro. E' la somma totale dei debiti/crediti ad essere inficiata dall'errore iniziale, non i singoli debiti


Quarta parte - La banca centrale

Bankenstein fa si che la sua istituzione sia definita banca centrale. E tuttavia rimane di sua proprietà, non paga tasse e tutti i profitti spettano a lui.
Perché non corrisponde alla realtà


  • Tutti gli utili della banca centrale sono distribuiti alle banche nazionali, che a loro volta li versano agli stati secondo le leggi locali. La banca centrale non può utilizzare i propri utili per comprare dei beni da assegnare a privati. I dipendenti della banca centrale non hanno neanche un euro di stipendio in più se la banca stessa emette più soldi. Scopo della banca centrale è solo mantenere la quantità di moneta circolante ad un livello appropriato. Ho già spiegato a chi vadano gli utili della BCE in una nota



Conclusione


La storiella di Bankenstein contiene in se numerose assurdità e differenze dal mondo reale, per cui è stupido portarla ad esempio per dimostrare un ipotetico vizio del sistema bancario o sociale.
Se si vuole dimostrare qualcosa lo si deve fare con modelli che corrispondano alla realtà (o parti di essa) e non con assurdità messe insieme con astuzia all'unico fine di arrivare ad una tesi desiderata.



Vi illustrerò prossimamente le incoerenze dell'altra storiella, peraltro molto simile, ossia dell'isola dei naufraghi.