mercoledì 17 marzo 2010

Signoraggio - Domande Frequenti di signoraggio.it (COMMENTATO)


Leggiamo insieme le risposte alle "domande frequenti" presenti sul sito
signoraggio.it
Ovviamente si tratta di un sito di disinformazione sul signoraggio.





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Cos’è la moneta?
La moneta è una convenzione esistente tra persone che l’accettano di comune accordo.
Beh iniziamo con una falsità.
Da wiki leggiamo
Per moneta si intende dunque ogni oggetto materiale o entità astratta che svolga le funzioni di:
misura del valore (moneta come unità di conto);
mezzo di scambio nella compravendita di beni e servizi (moneta come strumento di pagamento);
fondo di valore (moneta come riserva di valore);
riferimento per pagamenti dilazionati (funzione implicita nelle tre precedenti).

Insomma da chi l'hanno presa la definizione di moneta questi simpatici signori?
Ve lo dico subito. Da un incompetente completo di economia monetaria, tale Auriti Giacinto.
Tale figuro, come spiegato in una nota, si inventò la bislacca teoria del "valore indotto" della moneta.
La teoria è stata usata per citare in giudizio la Banca d’Italia e chiedere al Tribunale di Roma di dichiarare che la moneta, al momento dell’emissione, appartiene a tutti i cittadini ed è un bene collettivo, in quanto creato dalla convenzione sociale.
L'autore di questa bizzarra richiesta ha perso la causa

dalla nota di foto gian:
Ma torniamo alla teoria del valore indotto, teoria non creduta né accettata dagli economisti. E' una teoria debole perché fa dipendere il valore della moneta dall’accettazione e quindi dalla volontà di chi la usa: una moneta ha valore perché la collettività gli dà valore.
Ma cosa succede se il valore venisse tolto, ovvero se non qualcuno decidesse di non accettare la moneta corrente?


c) Le conseguenze paradossali del valore indotto
Il signor Rossi va al ristorante e al momento di pagare si sente dire dal ristoratore: non accetto gli euro, sono pezzi di carta senza valore. Il signor Rossi chiede spiegazioni e protesta, ma inutilmente: il ristoratore pensa che il valore della moneta dipenda da chi l’accetta e lui ha deciso di non accettarla.
Se il valore di una moneta dipendesse solo dall’accettazione, chiunque potrebbe decidere di non accettare una moneta o cambiare idea. Il ristoratore non accetta l’euro, il signor Rossi può non accettare la moneta preferita dal ristoratore.

Ovviamente quindi una moneta per essere utile deve avere la garanzia di essere universalmente accettata, e per questo è necessario che lo sia per legge.

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A cosa serve la moneta?
La moneta serve come sostituta del baratto, per effettuare lo scambio diretto o indiretto di merci o servizi.
Cos’è il valore nominale di una moneta?
Il valore nominale di una moneta è il valore numerico impresso o stampato su di essa. E’ detto anche valore di facciata.
Cos’è il valore intrinseco di una moneta?
E’ il costo supportato da chi l'ha emessa, comprensivo del materiale (ad esempio oro, argento o carta e inchiostro) e spese di lavorazione.
Chi crea la moneta?
Attualmente la moneta-banconota è emessa dalla Banca Centrale Nazionale. Il Ministero del Tesoro conia le monete metalliche.
Una serie di cose più o meno esatte, in effetti sono le definizioni.

Cos’è la Banca d’Italia?
La Banca d’Italia è la Banca Centrale Nazionale presente in Italia. Essa è un istituto di diritto pubblico ma strutturato come una società per azioni. E' un "unicum" giuridico.
La banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico, e ne abbiamo parlato ampiamente qui .
Cosa vuol dire "strutturato come una società per azioni" non è spiegato dagli autori delle FAQ, tuttavia ci dicono che è un "unicum" giuridico. Meglio così? Sarà una cosa buona? Chissà.


A che cosa serve la Banca d’Italia?
A regolare le operazioni tra le banche locali presenti sul territorio nazionale italiano.
La Banca d’Italia è dello Stato?
No.
I Governatori della Banca d’Italia sono rappresentati governativi?
No. Il Governatore di Bankitalia è consigliato al Governo da Bankitalia stessa. Il Governo può rifiutare il nominativo sottopostogli ma spetta comunque a Bankitalia proporre un nuovo Governatore.
L'autore omette di notare che se il governo non gradisce il governatore può tranquillamente continuare a rifiutare tutti i nominativi che gli vengono proposti.. quindi chi decide alla fine la nomina? Il governo ovviamente.


Di chi è la Banca d’Italia?
Questi sono i soci della Banca d'Italia (con le relative partecipazioni in quote), dedotti da ricerche effettuate da testate giornalistiche, di cui sotto.

· Gruppo Intesa (27,2%)

· Gruppo San Paolo (17,23%)
.. seguono altre partecipazioni..
e siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono ignoti! Infatti non è dato sapere (per Legge) i nomi dei padroni di Bankitalia!
Queste percentuali sono state ricavate da Famiglia Cristiana (04/01/2004 pag. 22) e ILSOLE24ORE con un operazione di "ricerca al contrario"
(ossia verificando, per ogni Banca "normale", gli investimenti e le relative quote azionarie di partecipazione)

ATTENZIONE! IL 20 SETTEMBRE 2005 LA BANCA D'ITALIA CONFESSA E PUBBLICA FINALMENTE SUL PROPRIO SITO INTERNET I VERI PARTECIPANTI AL PROPRIO CAPITALE qui


In realtà questa è una frottola già smentita in un'altra nota
cito:

LA FROTTOLA DEI SOCI OCCULTI DELLA BANCA D'ITALIA


Un'altra frottola afferma che solo dal 2005 si conoscono i partecipanti al capitale della Banca d'Italia. Basterebbe cercare i bilanci delle banche disponibili on line per capire che si tratta di una frottola.
Nel bilancio della Cassa di Risparmio di San Miniato3 del 2001 è iscritto lo 0,2173% del capitale della Banca d’Italia per un valore nominale di 652.000 lire. Biverbanca possiede 6300 quote, corrispondenti al 2,1% del capitale. Il Banco di Sicilia5 nel 2001 aveva quote corrispondenti al 6,343% del capitale di Bankitalia. Il Monte dei Paschi di Siena nel bilancio 2002 risulta avere 7500 quote.

E’ vero che la Banca d’Italia stampa le banconote e le presta al Governo al valore nominale?
Sì.
Tecnicamente lo Stato Italiano emette delle Obbligazioni e Bankitalia effettua un prestito allo Stato (indirettamente attraverso l'acquisto di titoli di stato sul mercato dei titoli di stato) per il corrispettivo valore dell’obbligazione, dietro pagamento di un interesse. Tale acquisto di titoli di stato da parte di Bankitalia può essere fatto sia attraverso l'emissione di banconote, sia attraverso l'emissione di denaro scritturale.

Il concetto di prestito indiretto sui titoli di stato se lo sono inventati di sana pianta questi di signoraggio.it.
Un prestito indiretto si ha quando una società agisce come intermediario tra l’istituto bancario o finanziario e il consumatore.
Ora, dire che l'acquirente dei BOT (o altri titoli di stato) funge da intermediario tra lo stato e la BCE è quantomeno assurdo, tant'è che una piccolissima parte dei titoli vengono in effetti venduti alla BCE (dalle banche private), mentre una grandissima parte vengono tenute sino alla scadenza dagli acquirenti iniziali.
D'altronde se uno ha intenzione di fare speculazioni finanziarie di certo non compra BOT o altri titoli di stato.


La moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è coperta da un corrispettivo valore in oro?
No.
La moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è convertibile in una valuta che ha un controvalore in oro?
No.
Anche se l’euro è perfettamente convertibile, ad esempio, in Dollaro USA (la c.d. valuta pregiata), a sua volta il Dollaro statunitense non è convertibile in oro né in altro materiale prezioso.
Della convertibilità aurea abbiamo già parlato, e si tratta un concetto ampiamente superato, perché non compatibile con l'economia attuale.


...
seguono altre domande sciocche su quanto costa stampare una banconota o coniare una moneta, amenità di cui è difficile cogliere il senso

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E‘ vero che (una banconota)viene prestata allo Stato al suo valore nominale?
Sì. Ad esempio, una euro-banconota con il valore di facciata ‘100’ viene prestata a 100 euro nominali.
Falso. La BCE e le BCN non possono comprare titoli di stato o operare agevolazioni creditizie agli stati, per il trattato di Maastricht.
D'altronde non si capisce a quando dovrebbe essere prestata una banconota da 100 euro.


A quanto corrisponde l’interesse sul prestito?
Attualmente la BCE ha fissato un livello del 4%, il c.d. tasso di sconto (oggi tasso di riferimento) sul denaro (tasso a cui la BC presta alle banche ordinarie), al quale si adeguano tendenzialmente gli altri tassi di interesse.
Chi determina questo valore?
La BCE, in modo del tutto indipendente e non negoziabile.
A parte osservare che oggi, nel 2010, il tasso BCE è l' 1%, il resto è giusto.

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Cos'è il Debito Pubblico?
E' la somma di tutto il denaro che lo Stato (in generale, le amministrazioni pubbliche) è costretto a chiedere in prestito al mercato per coprire la mancanza di denaro che lo Stato stesso ha accumulato nel tempo per far fronte alle proprie spese, mancanza dovuta all'aver delegato al sistema bancario il potere di emettere moneta.
FALSO. E' vero che il debito pubblico è la somma di tutto i debiti che lo stato ha accumulato per aver speso più di quanto ha incassato con le tasse. Si chiama "vivere al di sopra delle proprie possibilità".
Emettere moneta per far fronte ai debiti è quanto di più sbagliato si possa fare per una gestione dell'economia monetaria, che dovrebbe tendere a contenere l'inflazione, ossia la tassa più ingiusta che possa esistere, poiché colpisce i risparmi anziché i redditi.

Seguono alcune esilaranti domande e risposte sul signoraggio:


Cos’è il signoraggio?
Il signoraggio è la differenza tra il valore nominale e il valore intrinseco di una moneta.
Questa è errata. Cit. definizione da bankitalia
Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta.
Con riferimento all’euro il reddito da signoraggio generato dall’emissione della moneta è definito come reddito originato dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione e viene ricompreso nel calcolo del reddito monetario che, secondo l’articolo 32.1 dello Statuto del SEBC, è “Il reddito ottenuto dalle Banche Centrali Nazionali nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria del Sistema Europeo delle Banche Centrali”.
In sostanza il signoraggio è dato dai redditi originati dalle attività detenute in contropartita delle banconote. Ma quali sono tali attività? prevalentemente titoli di stato. E quali sono i redditi che esse generano? la differenza tra il prezzo di acquisto di esse e il prezzo di vendita (oppure eventuali cedole).


A chi va il signoraggio?
Il reddito da signoraggio va a chi emette moneta.
Il signoraggio va alla BCE, però questa a sua volta, fatte salve le riserve, lo distribuisce agli azionisti ossia alle banche nazionali secondo lo statuto in base alle quote di capitale sottoscritto.
Ogni banca nazionale poi, segue le leggi del proprio stato di appartenenza, e versa prevalentemente i propri utili come imposte allo stesso.
Quindi nella fattispecie a chi va il signoraggio della BCE? agli stati membri.
Riguardo gli utili di bankitalia, vedasi la nota specifica sul tema.



Chi ci guadagna dall’attuale sistema?
- La Banca Centrale Nazionale per quanto riguarda le banconote.
Stampando una banconota, ad esempio da 100 euro nominali, intasca la differenza tra questo valore e il valore intrinseco, che è di € 0,30. Una singola banconota da 100 euro viene a costare allo Stato: € 100 + 4% (tasso di sconto) = € 104
Ricordiamo che alla BCE è costata 30 euro/cent, quindi il signoraggio a vantaggio della BCE è di: € 104,00 – € 0,30 = € 103,70
- tutte le banche (Banca Centrale compresa) per quanto riguarda la moneta virtuale (conto corrente). Il meccanismo del guadagno è lo stesso di quello descritto per le banconote, con la differenza che in questo caso il valore intrinseco è nullo.
Di nuovo, stesso discorso. Il signoraggio va agli stati membri. Invece questi perseverano nel loro errore di considerare il signoraggio come differenza tra valore nominale e costi di produzione, e nell'ignorare che gli utili della BCE sono distribuiti agli stati membri attraverso le banche nazionali.


Lo Stato dove può guadagnare?
Lo Stato ha una perdita nel coniare pezzi di monete metalliche da 1, 2, 5 e 10 centesimi di euro.
Il guadagno (signoraggio) inizia dalle pezzature superiori: 20, 50, 1 euro e 2 euro.
Però le monete di metallo (unico vantaggio dello Stato) sono una percentuale minima,
infinitesima della Massa Monetaria attualmente in circolazione.
Qui si insiste in un errore madornale , ossia considerare la stampa delle banconote come una fonte di reddito. Nulla di più falso. Stampare banconote non produce reddito. Altrimenti anche paesi poverissimi potrebbero arricchirsi stampando bancononte.
Perché non lo fanno? E perché non lo facciamo neanche noi?
Perché stampare banconote NON PRODUCE RICCHEZZA. Invece, annacqua solamente il valore delle banconote esistenti creando inflazione e creando, ancor peggio, una prospettiva negativa sulla solidità di una valuta creando una spirale inflazionistica che porta rapidamente il valore di quella valuta a zero.


E' vero che le banche prestano denaro che non hanno?
Sì. Esse infatti possono creare dal nulla denaro che non hanno. E' la legge bancaria che lo permette.
Falso. Anzi la legge prevede che non possano prestare tutto il denaro che hanno, ma devono lasciare una parte "a riserva".


In che modo le banche prestano denaro dal nulla?
In parole semplici, i depositi che noi mettiamo in banca rimangono per lo più disponibili se vogliamo usarli (come ben sa chi ha un conto corrente: può prelevare i propri soldi quando vuole). Tuttavia, la banca "utilizza" quei soldi per fare prestiti ad altre persone. In realtà non li tocca nemmeno, come sappiamo, dato che i nostri conti correnti sono sempre a nostra dispozione. Ciò significa che i soldi prestati dalla banca sono creati dal nulla.
Innanzitutto la domanda è stupida . Se uno creasse denaro dal nulla, non ci sarebbe "un modo" di farlo, ma semplicemente "il modo". Si creerebbe dal nulla punto e basta.
Quindi proprio il fatto che si chieda "come" è sintomo che così non è.
La banca, come gli stessi sono costretti ad ammettere, prestano parte dei depositi dei correntisti. Allora non li crea dal nulla!! C'erano già!
Poi fa un altro errore, infatti dice: "In realtà non li tocca nemmeno, come sappiamo, dato che i nostri conti correnti sono sempre a nostra dispozione". In realtà la banca presta parte dei depositi basandosi su statistiche, ossia sul fatto che la maggior parte dei depositi rimarrà inutilizzata dai correntisti.
Tuttavia se tutti o buona parte dei correntisti si recassero in massa a prelevare i propri depositi, la banca non avrebbe, almeno nell'immediato, liquidità sufficiente a restituire quei soldi. Questo prova che i soldi non sono stati creati dal nulla. Infatti se così fosse la banca potrebbe restituire i soldi senza problemi.
Si veda in merito la nota Ma come prestano i soldi le banche?




Perché esistono tre definizioni di "signoraggio" comunemente usate, con diversi gradi di verità?
Per creare confusione alle persone che cercano di capire.
- definizione illusoria: in alcuni manuali di economia universitari si definisce "signoraggio" il denaro creato dal nulla dalla Banca Centrale per comprare titoli di Stato. Esso è in questo caso inteso come un ricavo del Governo, che in tal modo evita di chiedere tasse o soldi presso il pubblico (ma aumenta il debito pubblico!).
- definizione realistica: guadagno del sistema bancario derivante dalla differenza di interessi sui prestiti e sui epositi.
- definizione reale: guadagno del sistema bancario (fatto salvo il signoraggio sulle monete metalliche che va allo Stato) dato dalla differenza tra valore nominale e valore intrinseco della moneta emessa (di carta o elettronica che sia), al quale si aggiunge il guadagno sugli interessi.
Qui sfociamo nel delirio. Chi l'ha detto che esistono tre definizioni di signoraggio? Solo chi  non ha ancora capito cosa sia il signoraggio.
La definizione del signoraggio è una sola. E non è nessuna delle tre che danno in quella pagina.
Se vogliono essere credibili, perché non danno le fonti delle loro definizioni?
La risposta è molto semplice, inventano baggianate a raffica per attirare gli ingenui.

6 commenti:

  1. Che pappagallo!!!!!!!!!!!!! Ma allora vuoi essere cancellato anche qui? Preparati...............

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  2. Non avete altri argomenti evidentemente, e questo la dice lunga su cosa voi siate.. un branco di delinquenti.

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  3. Eccoli i fascistelli censori che minacciano!
    Idioti e fuffari!

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  4. Certo che se si comporta così, dovrò esaminare altre pagine dello stesso sito.. chissà cosa esce fuori..
    Tipo, simboli-civetta facenti riferimento a nomi che non hanno nulla a che fare con la lista..

    RispondiElimina
  5. Ciao!
    avrei una curiosità.
    sul chi guadagna dal signoraggio!
    provo a spiegarmi (in termini semplicistici).
    Io sono giunto alla conclusione che la pluri decantata differenza tra costo produzione e valore nominale va alle banche che producono tali banconote.
    Ora te dici che viene distribuito agli stati membri. Quindi ad esempio il 15% viene dato dalla BCE alla banca d'italia. Essendo che la Banca d'Italia è composta da privati non comporta che questi soldi allo stato non vanno? la banca deve pagare il minestero del tesoro di qualcosa oppure nulla?
    se fosse lo stato che emette banconote, il nostro debito pubblico sarebbe il 22%dell attuale (da dati del 2008 è la percentuale di debito per sprechi) + i 30centesimi per ogni banconota?
    grazie!

    saluti
    Riccardo

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  6. Ciao Riccardo,
    non si tratta di esprimere opinioni, ma di provare fatti.
    I fatti li ho descritti in questa nota
    E gli utili di bankitalia da signoraggio sono distribuiti allo Stato.
    Solo lo il rendimento delle RISERVE (quindi non derivano direttamente dalla BCE), per un ammontare non superiore allo 0.5% delle stesse, sono distribuiti ai partecipanti.


    a pluri decantata differenza tra costo produzione e valore nominale va alle banche che producono tali banconote.

    Quella non è un utile per nessuno. L'utile sono gli interessi. Non ti devi essere applicato tanto suppongo.


    se fosse lo stato che emette banconote, il nostro debito pubblico sarebbe il 22%dell attuale
    Il debito pubblico sarebbe lo stesso. Non c'entra con l'emissione della moneta. E si parla di 1800 miliardi, a fronte di 130 miliardi di banconote circolanti.

    RispondiElimina

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